Villa Della Porta Bozzolo

Foto di Pigi Riva

Foto di Stefano Visentin

Immersa nel tranquillo paesaggio della Valcuvia, la villa è stata prima residenza di campagna poi dimora di rappresentanza, circondata da un imponente parco a terrazze.

L'originaria 'domus magna' dei Della Porta, realizzata nella seconda metà del cinquecento, venne trasformata in villa nella seconda metà del seicento, con l'aggiunta di un nuovo edificio disposto attorno a una corte d'onore e affacciato su un giardino all'epoca ancora molto modesto.

Gian Angelo III Della Porta in occasione delle nozze con la contessa milanese Isabella Giulini fece realizzare l'imponente parco con lo scenografico viale d'accesso alla villa, il parterre, le quattro terrazze e la fontana centrale, il tutto culminante nel belvedere in cima alla collina. Fece inoltre decorare la villa con affrescature floreali e erigere l'oratorio della Beata Assunta (1752) come cappella privata della villa che divenne in seguito la parrocchiale del borgo.

Nel 1814 si estinse la famiglia Della Porta e nel 1877 l'intero complesso passò al senatore Camillo Bozzolo, insigne medico e attivo patriota, che progettò numerosi lavori e migliorie per la buona conservazione della casa, edificando anche una scuderia e il villino del custode.

Nel 1989 la famiglia Bozzolo donò la villa (ad eccezione di pochi alloggi, rimasti in usufrutto alla famiglia) al FAI.

Nel prato detto “del Teatro” è presente una delle più grandi aiuole d'Europa con centinaia di migliaia di bulbi di crocus che ogni anno offrono lo spettacolo di una straordinaria fioritura primaverile.