Cassano Valcuvia stemma

Cassano Valcuvia

Cassano Valcuvia Panorama

Circondato da una folta vegetazione, è situato alla base del colle San Giuseppe, nel punto in cui la Valcuvia confluisce nella Valtravaglia, allo sbocco dei valloni che portano in Valganna e al Brinzio. Luogo strategico sia dal punto di vista religioso, venne qui edificato dai santi Giulio e Giuliano uno dei primi edifici religiosi della Valcuvia.

Cassano Valcuvia
Foto di Annalisa Piona

Il toponimo deriverebbe secondo don Mario Frecchiami dal gallico "gat, gasse" ovvero "posto di transito" - in effetti Cassano è il primo paese per chi volesse accedere alla Valcuvia.

Un documento del 1257 cita tale Guglielmo detto "de Castello de Cassano", il che porta a supporre in località "Castello" esistesse nel medioevo un "castrum" a guardia dell'accesso alla valle.

Cassano fece parte del Contado del Seprio, passò ai milanesi nel 1196 e nel 1450, con istrumento in data 16 maggio del notaio Giacomo Perego, il territorio della Valcuvia venne concesso in feudo dal duca Francesco I Sforza al suo consigliere Pietro Cotta. Il feudo passò nel 1727 al conte Giulio Visconti Borromeo, con diritto del venditore, il giureconsulto Pietro Cotta, all’esazione dei diritti feudali, cioè del censo dell’imbottato, vita natural durante.

Da vedere:

- l'EREMO DI SAN GIUSEPPE (XI sec.), eretto in posizione isolata sulla sommità del colle omonimo, originariamente dedicato a San Cassiano, fu la prima chiesa parrocchiale del paese, e insieme a San Bernardino ad Aga, è tra i più antichi edifici sacri della Valcuvia.

Ingrandita a più riprese nel XV e XVI secolo e abbellita di pregevoli affreschi perse gradualmente importanza con il trasferimento, avvenuto alla fine del '500, della sede parrocchiale nella più comoda chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano (in precedenza dedicata alla Beata Vergine Maria) costruita nel centro di Cassano.

Nel XIX secolo vista la posizione discosta dell'edificio, il complesso viene trasformato in eremo edificando sul lato destro della chiesa dei locali adibiti a romitorio. Nel 1917 la collina su cui sorge la chiesa fu profondamente trasformate per i lavori di fortificazione della linea Cadorna e anche l'edificio venne destinato momentaneamente a fortilizio.

Una Via Crucis con pannelli in cemento, fiancheggia la strada che conduce all'eremo, mentre attorno alla chiesa si trova una serie di piccole edicole, recentemente affrescate.

Cassano Valcuvia
Foto di Gabriele Bistoletti

- la PARROCCHIALE DEI SANTI IPPOLITO E CASSANO, costruita nella seconda metà del 1600; all'interno si osservano affreschi rappresentanti episodi della vita di San Giovanni Battista e un organo della seconda metà del 1800 di Giacomo Mascioni.

Cassano Valcuvia
Foto di Gabriele Bistoletti


- il CENTRO DOCUMENTALE DELLA LINEA CADORNA E DELLA BATTAGLIA DEL SAN MARTINO.
Il sistema di fortificazioni militari costruite durante la Prima Guerra Mondiale lungo il confine italo-svizzero, dalla Valle d’Aosta alle Prealpi Orobie, per fronteggiare un possibile attacco delle forze austro-tedesche al territorio italiano attraverso la Confederazione Svizzera, è oggi denominato Sentiero della Pace e 9 percorsi permettono di visitarlo.

Cassano Valcuvia

 


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia


- San Giuseppe a Cassano Valcuvia - storia

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Cassano Valcuvia.

Cassano Valcuvia
Parrocchiale e Monte San Martino
Foto di Domenico Semeraro

Cenni Corografici Storici Statistici della Valcuvia Brevemente e Liberamente esposti di Michele Lajoli - Milano 1876

Anche a questo nome fu aggiunto quello di Valcuvia per distinguerlo da altri Cassani. Da Ferrera a questo Comune avvi la distanza di un pajo di chilometri: il caseggiato sorge sopra un colle in grazioso e facile pendio ed è attraversato dalla succennata strada provinciale Laveno - Luvino. Il Comune di Cassano conta 150 abitanti: il territorio ha l'estimo censuario di Scudi 10,462. 2. 3 e confina a Levante con quello di Ferrera, a mezzogiorno con quelli di Masciago e di Rancio, a tramontana con quello di Mesenzana, ed a ponente con quelli di Cuveglio e Duno.
La Chiesa Parrocchiale dedicata alla B.V. del Rosario è situata nel centro dell'abitato; non ha alcun pregio architettonico: una tela dipinta ad olio vale però la pena di essere osservata. Le sta dinanzi un piazzale cui fanno corona varie palazzine di recente costrutte o restaurate, che danno risalto al paese, accennando in pari tempo che gli abitanti sono bene incamminati sulla via della moderna civiltà.
Su di un'eminenza Sud-Est di Cassano sorge l'Oratorio di S.Giuseppe al quale si arriva in mezzo quarto d'ora salendo una tortuosa romantica stradella a gradini cordonati ombreggiata da alberi fronzuti, e fiancheggiata dalle cappelle della Via Crucis: di lassù lo sguardo ha dinanzi un magnifico quadro di piacevole prospettiva, che compensa il visitatore dei passi fatti per l'erta stradiciuola. Unito al cennato Oratorio avvi un abituro nel quale non molti anni addietro viveva nell'infingardaggine e nell'ozio un Eremita mantenuto e protetto dall'ignoranza del popolo. Il Curato di questo Comune è nominato dal Vescovo, ed è coadjuvato da un altro sacerdote.
Le famiglie Badi, Pozzi e Vegezzi originarono diversi individui ingegnosi ed intraprendenti, che fecero buona prova negli studj, nelle arti. e nelle imprese assunte, od a loro affidate.
Il clima a Cassano non è molto freddo nella stagione jemale, essendo esposto a Sud-Est, ed alquanto difeso dai venti settentrionali. Le maggiori entrate derivano dalle galette, dalle noci, dalle castagne e dalla legna: le granaglie che ottengonsi dalla coltura dei terreni non sono sufficienti al consumo degli abitanti, e dalla vigna si ricava poco vino, e di qualità piuttosto scadente. I guadagni che fanno i Cassanesi nelle città ed in estere contrade, ove annualmente emigrano servono a provvedere ai bisogni delle famiglie che rimangono in paese.
Vi sono alcune fontane d'acqua purissima ed un lavatojo pubblico. Il signor Antonio Locatelli fabbrica eccellenti stracchini. ed altri prodotti di caseificio, che sono ricercatissimi per la buona confezione e per la loro specialità. Il signor Locatelli ebbe meritatamente il premio della medaglia di bronzo dalla Società Agraria di Lombardia per i generi di sua produzione presentati all'esposizione parziale di Varese nell'anno 1873.
Nella valle a levante del paese vi è pure una cascina ove si mantiene una mandria di vacche, col cui latte si fabbricano buoni stracchini ed altri prodotti di caseificio, che vengono settimanalmente spediti a Genova ove sono ricercatissimi. Ne sono proprietarj i signori Lucchini di Cavona di cui si parlerà più avanti.
Dopo breve e comoda discesa, poscia percorrendo una strada mistilinea con irregolari livellette, lunga ad un di presso tre chilometri si giunge a Rancio.