Situato sulla sponda meridionale del Lago di Varese, è un'oasi di pace e tranquillità. Dal porticciolo si ammira uno tra i più bei panorami sul lago, con la sagoma del Campo dei Fiori di fronte e il Monte Rosa, a ovest.
Foto di Alesssandro Bergamin
Qui vivono gli ultimi pescatori di professione, qui si trovano le tre ghiacciaie più antiche della zona, qui ha sede il Teatro dei Burattini di Varese.
Foto di La Norina
Alla seicentesca chiesa parrocchiale di San Carlo, che la tradizione vuole edificata nel luogo scelto dal Santo, è affiancato un imponente campanile spesso utilizzato come 'faro' per ricondurre a riva i pescatori nelle giornate di nebbia.
I tre ingressi sono sormontati da bassorilievi di San Simpliciano, della Madonna in trono e di San Carlo. Nel corso di recenti restauri sono stati 'ritrovati' gli affreschi seicenteschi che ornavano la cappella primitiva.
Foto di Marino Foina
Sulle rive del lago, tra l'attuale imbarcadero e la località Pizzo di Bodio, sono stati rinvenuti circa 150 pali, incastrati nel terreno con una profondità che va dagli 80 cm fino a 2 metri. Scoperto per la prima volta nel 1873, l'insediamento, denominato Palafitta Ponti, è oggetto di ricerca per approfondire se era un proseguimento del villaggio di Bodio, di cui parrebbe coevo, o se si trattava di un insediamento distinto.
Dalla darsena di Cazzago Brabbia ha inizio un itinerario alla scoperta delle palafitte. Dei pannelli illustrativi guidano alla visita mentre nel lago sono ben visibili le boe che delimitano il sito.
Curiosità, tradizioni, leggende... e un po' di storia
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- Fino agli anni 50 del secolo scorso, veniva praticata la pesca collettiva con i realoni (rierùn): due enormi reti lunghe 160 metri e alte 40 metri l’una che i pescatori calavano da due barche, la San Pietro e la San Paolo. La San Pietro è oggi conservata sotto una tettoia nei pressi della Darsena.
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- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Cazzago Brabbia |
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