Collegio Rotondi Gorla Minore Collegio Rotondi

 

Con atto testamentario del 1599, Giovanni Andrea Terzaghi lasciava alla Congregazione degli Oblati del S. Sepolcro, con l'obbligo di farvi risiedere un confratello per la celebrazione quotidiana di una messa, l'Oratorio di San Maurizio e la sua residenza, con l'obbligo di istruire i giovani.

Nel 1629 si aprì un vero e proprio Collegio, cui affluivano non solo i giovani di Gorla ma anche dei paesi vicini. Nel '700 venne costruito il corpo centrale dell'attuale complesso con il cortile interno circondato da un portico con sessanta colonne di granito.

L'antica casa nobile dei Terzaghi viene completamente incorporata nella struttura che gradualmente si allarga sino alla piazza del paese. Nel 1810 la confisca dei beni della Congregazione annulla secoli di lavoro. Il rettore Giambattista Sioli e il vicedirettore Giorgio Rotondi riscattano con grandi sacrifici l'intero complesso compresa la chiesa di S. Maurizio.

Nel 1816 il Rotondi ottiene dal governo austriaco la nomina a rettore, paga i debiti e acquista una parte dei terreni confiscati. Nel 1818 viene chiuso al pubblico l'oratorio di S. Maurizio e il Collegio cede al comune di Gorla Minore la striscia di terra sulla quale sorgerà la rampa di accesso alla stazione ferroviaria.

Il 24 luglio 1838 il Collegio è sotto la tutela dell'imperial regio governo e riconosciuto 'stabilimento pubblico'.

Dal 1848 al 1853 il Collegio fu retto dai padri Somaschi e il suo prestigio diminuì notevolmente. Con il ritorno degli Oblati, riprese successo tanto che fu necessaria l'apertura di nuove aule in altri edifici della piazza. Nel 1880 fu eretta una cappella interna e dieci anni dopo iniziò la costruzione del liceo.