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Cuveglio
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Cuveglio dal Campo dei Fiori (in alto, a sx, Arcumeggia)
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Situato nel cuore della Valcuvia, ha origini antichissime come attestano i reperti archeologici rinvenuti tra Cuveglio e Cavona. Forse abitato da palafitticoli all'epoca del ritiro delle acque del grande lago glaciale, fu sicuramente abitato in epoca preromana, come attestano il rinvenimento di una necropoli verso Cuvio e quello di numerose tombe d'epoca romana durante i lavori per la costruzione della strada provinciale.
Deve la sua importanza alla collegiata di San Lorenzo che fu il centro spirituale della pieve di Cuvio. Appartenente sin dalle origini alla diocesi di Como passò nel 1176 sotto il Municipio di Milano. La collegiata venne probabilmente organizzata nei sec. IX-X, comprendeva un insieme di religiosi sottoposti all'arciprete i quali facevano vita in comune e si recavano ad officiare nelle varie cappelle dei paesi vicini. Solo più tardi con lo sviluppo delle parrocchie avvenuto a partire dal sec XV quando le comunità furono in grado di mantenere una chiesa e il relativo prete, si ebbe la crisi delle collegiate i cui posti erano ricercati più per i benefici connessi (le prebende dei canonici erano infatti molto consistenti) che non per vocazione religiosa. La collegiata arrivò a possedere oltre un sesto del territorio della valle.
L'originario edificio romanico venne rifatto nel sec. XVIII; è invece rimasta intatta la possente torre campanaria che aveva anche funzioni difensive come testimoniato dal fatto che la porta d'ingresso si trova al primo piano. Nel 1985 è stata ripristinata una cripta situata nella navata centrale davanti all'altare: è un vano rettangolare con volta ribassata che presenta alle pareti 13 scranni, forse il numero dei primi canonici.
L'attuale edificio è del XVII sec. mentre il campanile (da taluni identificato come Torre Civica, a suffragio di un sistema difensivo della valle) è ciò che rimane delle antiche chiese romaniche succedutesi nel tempo.
San Lorenzo
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Foto di Caterina Zarpellon
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Nadina Vannetti vi accompagna in giro per Cuveglio: lavatoi, chiese e tanta storia.
Da vedere:
- la CHIESETTA DI SANTA MARIA DEL BOSCO ormai diroccata, edificio romanico del sec XI dal quale sono stati strappati due affreschi raffiguranti S. Maurizio (sec XI) e la Crocifissione (sec XV) ora conservati nella sala consiliare del Municipio.
Collocata lungo un antico percorso di fondovalle, vicina a ritrovamenti palafitticoli e dell'età romana, la chiesa fu costruita nell'XI secolo, modificata nel XV con l'edificazione del nuovo abside e ampliata nel XVII secolo. Nel XVIII fu sottoposta ad ulteriori modifiche e dotata di campanile triangolare.
Foto di Davide Tomasina
- l'antichissima CHIESA DI SANT'ANTONIO, menzionata nel 1592, con il campanile a pianta triangolare e all'interno affreschi della scuola del Luini
Foto di Gabriele Lazzari
- l'EREMO E LA CHIESA DI SANT'ANNA, su un pendio lungo la strada che da Canonica conduce a Duno. Vi si accede attraverso una gradinata, fiancheggiata dalle cappelle della Via Crucis recentemente ristrutturate. Il campanile è a pianta triangolare, simile per struttura di base a quello di S. Maria. L'interno è artisticamente apprezzabile e alll'esterno, accanto alla chiesa sorgono alcuni edifici rustici a cui si accede dall'interno e che ricordano le abitudini di vita monastica.
- a Cavona, la SANTA CASA eretta tra il 1635 ed il 1643, sull'esempio della Santa Casa di Loreto. Nel 1944 la chiesa è stata oggetto di importanti lavori di restauro, che hanno comportato, tra gli altri, la sostituzione dell’affresco col la classica immagine della Madonna nera di Loreto con altro affresco che riporta la traslazione in volo d’angeli della S. Casa. Sempre nel 1944 si ha la consacrazione della Chiesetta a Santuario decretato dal Vescovo A. Macchi proprio nel giorno in cui la Chiesa festeggia Nostra Signora di Loreto – 10 dicembre.
Foto di Fabio Calanca
- a Cavona, la CHIESA DI SAN MICHELE divenuta parrocchia nel 1628, dopo una petizione degli abitanti di Cavona per ottenere che la cappella rurale di S. Michele fosse eretta a parrocchia con la presenza continua di un curato stante l'impossibilità di oltrepassare a piedi e a cavallo il fiume Scavè che, dopo un periodo di piogge, inondava le terre.
Cavona - San Michele
Foto di Fil_va
- il MUSEO DEL SUD-OVEST AMERICANO, a Cavona, nell'edificio della scuola materna, conserva reperti archeologici delle civiltà indo-americane precolombiane, particolarmente nell'area del New Mexico, dell'Arizona e del vicino Messico, oltre ad articoli di artigianato "native american" e oggetti d'antiquariato dei pionieri raccolti dal chirurgo milanese originario di Cavona, Enzo Vescia.
- la Ciclopedonale della Valcuvia, da Cuveglio a Luino, un percorso che si sviluppa parallelamente al corso dei torrenti Rancina e Margorabbia per un totale di 15 chilometri pressoché pianeggianti e alla portata di tutti.
alla scopertadelvaresotto.blogspot ha suddiviso il percorso in due tappe : Cuveglio-Mesenzana e Mesenzana - Luino.
Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia
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- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Cuveglio
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Cuveglio dall'Eremo di Sant'Anna
Foto di Nadina Vanetti
Cavona - fraz. di Cuveglio
Foto di Domenico Semeraro
Cavona nelle immagini di Roberto Garoscio
Cavona - vecchio mulino
Foto di Luigi Caimi
Cavona - La strada dei baci
Foto di Mara Samiolo
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Cenni Corografici Storici Statistici della Valcuvia Brevemente e Liberamente esposti di Michele Lajoli - Milano 1876
CAVONA - Si pretende da cert'uni che in questo paese vi fosse anticamente una cava o miniera di ferro, ma nessuna traccia a quanto pare si trova per prestare credenza a tale asserto. Questo paese dista dal lasciato Comune di Rancio due chilometri e mezzo: ha 460 abitanti, ed un territorio censito nelle tavole catastali di Scudi 9,296 -, che confina con quello di Rancio ad oriente, di Cabiaglio e Cuvio a mezzogiorno, di Cuveglio a tramontana, e di Cuvio ad occaso.
La Chiesa Parrocchiale è fabbricata su di un promontorio a Nord-Est del paese, alla quale è unita l'abitazione del Parroco la cui nomina si fa dal popolo quando la sede è vacante.
Un'altra Chiesuola di più antica costruzione denominata la Santa Casa di Loreto si trova nel centro dell'abitato di Cavona ed in essa si possono osservare alcuni dipinti di più che mediocre pennello.
L'inverno in questo paese si spiega con tutta la sua orridezza, essendo per qualche mese quasi privo dei raggi solari in causa della montagna che le si addossa dal lato di meriggio, e perché esposto al soffio incessante dei venti gelidi del Nord. Il suolo dà un abbondante raccolto di noci e di castagne: per supplire alla penuria dei cereali, ed alla scarsità degli altri prodotti agrarj, gli uomini ogni anno si allontanano dal paese a procacciarsi quel lavoro e quel lucro che non possono trovare in patria: le donne attendono
alla cura dei campi, ed alla filatura della seta nei vicini stabilimenti, e così guadagnano quanto occorre al bisogno giornaliero delle famiglie.
Vi sono in paese pubbliche fontane e lavatoj; poco distante dall'abitato avvi un molino per i grani.
La famiglia Lucchini diede i natali a uomini commendevoli nelle belle lettere e nel commercio. Un teologo Lucchini, che fu Professore nel Collegio Gallio di Como, e poscia Curato in patria scrisse una Storia del Medio Evo, che dedicò all'Imperatore d'Austria (?!) Compose e pubblicò diverse poesie di stile brioso e faceto che furono lodate. I fratelli Lucchini nipoti del suddetto Teologo sono proprietarj dell'antica e rinomatissima fabbrica di cristalli e vetri in Porto Valtravaglia sul Lago Maggiore. La famiglia Cotta d'origine romana, credesi appartenga al ramo cadetto della famiglia Cotta, che nei tempi andati era investita del feudo della valle di Cuvio. Da Cavona per una strada lunga due chilometri circa, mistilinea e curvilinea, si passa a
CUVEGLIO IN VALLE - Il paese è disposto sul lato sinistro della strada provinciale Laveno-Luino, disteso alle radici del Monte San Martino in faccia al mezzogiorno, motivo per cui il clima è temperato anche nel cuore dell'inverno. Cuveglio è compreso nella giurisdizione ecclesiastica del Parroco Preposto di Cuvio, e fa parte di quella condotta Medico-chirurgica; ha una popolazione di oltre 600 abitanti, e l'estimo censuario di Scudi 11,613. 4. 4. Il territorio confina a levante con Cassano e Rancio, a mezzogiorno con Cavona e Cuvio, a settentrione con Duno, ed a ponente con Vergobbio. Questo Comune è distante quasi due chilometri dal Capoluogo di Cuvio.
Nel centro dell'abitato esiste un Oratorio dedicato a Sant'Antonio Abate, ben decorato e ricco d'ornati a stucco; ed a poca distanza in località romantica sorge la Chiesuola di Sant'Anna alla quale si accede per una comoda gradinata avente ai fianchi le cappelle della Via Crucis da non molti anni dipinte da un giovine artista che promette buona riescita.
Altra piccola Chiesetta che di rado viene officiata, si trova in campagna, a breve distacco dalla summenzionata provinciale.
Uomini rispettabili nelle arti, nelle lettere e nelle scienze sortirono dalle famiglie Calori, Danielli, Pozzi e Rigoli: varj di costoro coprirono degnamente cariche ed impieghi distinti. Gli abitatori sono quasi tutti operaj; muratori, pittori e stuccatori in ispecie. Essendo limitato il territorio coltivato a campi ed a vigneti, si recano altrove ad esercitarvi le
rispettive professioni, e guadagnare ciò che fra l'annata può mancare al sostentamento ed ai bisogni della famiglia.
Cuveglio ha un acquedotto con diversi getti d'acqua potabile sanissima ed una Lavanderia; le case hanno aspetto civile e taluna elegante.
Salendo il monte che si erge a settentrione per una strada praticabile a cavallo ed alle slitte, di recente migliorata sistemazione, in meno di tre quarti d'ora si arriva a Duno.
VERGOBBIO - Questo Comune è sottoposto per le faccende ecclesiastiche alla Parrocchia Prepositurale di Cuvio, da cui dista ad un dipresso come Cuveglio. La Chiesa intitolata a San Rocco ha buoni dipinti ad olio ed a fresco eseguiti da provetti artisti.
Vergobbio conta 475 abitanti, ha un censo catastale di Scudi 8822. 3, - ed il suo territorio ha per confini quello di Cuveglio all'Est, di Cuvio al Sud, di Arcumeggia al Nord, e di Casalzuigno all'Ovest. Un riottoso torrente si precipita dal retrostante monte in prossimità dell'abitato, che in occasione di grosse piene trascina seco al piano enorme quantità di ghiaja e sassi, che lasciano un triste deposito nei fiancheggianti campi con danno dei proprietarj e dei contadini.
Il clima di Vergobbio è dolce e temperato nell'inverno, essendo l'abitato esposto a pieno mezzogiorno e fabbricato in pianura alle falde del monte che lo difende dai venti freddi dal lato di settentrione. Il territorio del Comune è discretamente produttivo: il gelso e la vite vi prosperano egregiamente. I campi sono bene coltivati e ben tenute le praterie; gli alberi da frutta sono numerosi, e la legna è abbondante essendovi molti boschi comunali e di privati, che sono sorvegliati costantemente da una guardia forestale acciò non siano manomessi.
Fu nell'anno 1873 che a Vergobbio venne instituita una Latteria Sociale, i cui principali prodotti sono il burro ed il formaggio. Sì l'uno che l'altro sono confezionati col miglior sistema svizzero, e furono riconosciuti pregevoli dal Congresso di caseificio tenutosi in Milano nel 1874, che
trovò di incoraggiare la Società colla menzione onorevole. All'esposizione parziale di Varese ebbe dalla Società Agraria di Lombardia la medaglia di bronzo. Di questa Latteria sono Socj anche gli abitanti di Cuveglio in Valle, che uniti a quelli di Vergobbio hanno pure formato l'associazione di mutuo soccorso in caso di mortalità delle bestie bovine.
Da qualche anno a Vergobbio si è costituita una Società anonima per la fabbricazione della Birra, che si avvicina per abboccato e per forza a quella tanto celebrata di Chiavenna. Se tale Società persisterà ne' suoi propositi, può essere sicura di far buoni affari, quantunque i Valcuviani siano più propensi per il vino che per la birra.
Le famiglie Cigada, Corti e Viola diedero nascita ad individui che acquistarono lode e stima nelle arti, e nelle diverse cariche decorosamente disimpegnate.
Volgendo il passo a destra nel centro del paese si incontra una copiosa sorgente d'acqua leggerissima e saluberrima, che alimenta diversi sbocchi nell'abitato, ed un pubblico lavatojo; da codesto punto ascendendo per una strada in selciato atto alle cavalcature, sistemata e modificata da poco tempo con molte risvolte, e lunga due buoni chilometri si giunge in poco più di una mezz'ora ad Arcumeggia.
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