Dumenza

Dumenza panorama

Situato in una conca circondato da boschi, alle pendici del Monte Lema, ha dato il nome alla Val Dumentina. E' punto di partenza per numerose escursioni a pascoli e alpeggi sui monti circostanti, Gradisca (m.1057), Colmegnino (m.1018), Lema (m.1621).

Il territorio comprende quello degli abitati di Dumenza con Trezzino e quelli, già Comuni autonomi, di Runo con Stivigliano e Due Cossani (Cossano Superiore e Cossano Inferiore).

Reperti archeologici rinvenuti nel sito del Masso Grande dell'Alpone (oggi in territorio di Curiglia) fanno ritenere questa zona occupata da insediamenti umani già in epoca preistorica. In epoca gallo romana, la zona assunse poi importanza strategica per il controllo di un percorso laterale della 'Gottarda', antichissima via di comunicazione che da Milano portava a Bellinzona e ai passi alpini delle Alpi Lepontine.

In epoca feudale fece parte dellaPieve della Valtravaglia, di proprietà dapprima del monastero di S. Pietro in Ciel d'Oro di Pavia (dall'VIII sec. all'inizio dell'XI), quindi degli arcivescovi di Milano (dal'XI sec. alla fine del XIV), dei Visconti (dal 1397 al 1416), dei conti Rusca di Como (dal 1416 al 1583, anche se non continuativamente), dei conti Marliani (dal 1583 al 1783) e, infine, dei conti Crivelli, gli ultimi feudatari (dal 1783 al 1797).

A Dumenza è nato Bernardino Luini, allievo di Leonardo, e nella frazione Runo sono nati il pittore Raffaele Casnedi e Bartolomeo Scappi, cuoco 'segreto' di papa Pio V e autore del più grande trattato di cucina rinascimentale 'Opera dell'arte di cucinare'.

Runo è luogo d'origine dei vari rami della famiglia Trezzini che si diressero nelle confinanti località svizzere, dove nacque il celebre architetto e urbanista Domenico Trezzini, che nel 1703 fu incaricato dallo zar Pietro il Grande di edificare la nuova capitale russa, San Pietroburgo.

Di Dumenza era anche l'autore di uno dei furti più clamorosi della storia : il furto della Gioconda.
Il 21 agosto 1911, Vincenzo Peruggia, imbianchino di Dumenza che lavorava al Louvre, animato da spirito patriottico, staccò il quadro dalla cornice, se lo mise sotto la giacca, uscì e se ne tornò a casa. A dispetto di tutte le indagini, la Gioconda venne ritrovata soltanto quando il Peruggia tentò di cederlo a un antiquario fiorentino perchè lo affidasse a qualche museo italiano.

La frazione Runo fa parte dell'Associazione Paesi Dipinti, con le case ornate da pannelli di artisti quali Severgnini, Tonin, Barozzi, Marchesi e Marrani raffiguranti scene di vita contadina e operaria.

Da vedere:

- a Runo, la CHIESA DI SAN GIORGIO, di origine romanica ma rimaneggiata a partire dal 1494. il campanile del 1200, in stile tardo-romanico, contiene una pietra incisa con la data 904, che ha indotto gli studiosi a pensare che il campanile sia in realtà nato come torre d’avvistamento; sotto l'architrave della porta principale della chiesa sono state rinvenute due mensole a forma di testa, una maschile e l'altra femminile, in arenaria rossa, d’epoca romanica.

Runo San Giorgio
Foto di Fabio Calanca


- a Trezzo, CHIESA E ROMITORIO DELLA BEATA VERGINE. Dalla frazione Trezzino, con un'agevole scalinata che si snoda tra boschi e prati, fiancheggiata da cappelle della Via Crucis si raggiunge la Chiesa dell'Assunta presso cui sorgeva un Convento di Monache. Dal sagrato si gode un bel panorama sulla valle e sul lago in lontananza.

Dumenza Chiesa e romitorio
Chiesa e romitorio Beata Vergine di Trezzo


- a Due Cossani, la cosiddetta "CORT DI RANN" ("corte delle rane") con loggiato su colonne in pietra e travature orizzontali in legno.

- a Dumenza, laddove le acque del Rio Colmegnino formano una bella cascata sorgeva il vecchio Molino dei Santi.


Foto di Totò Suzuki


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia


- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Dumenza