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Nato dall'unione amministrativa di due comuni autonomi, si trova poco lontano da Gallarate, in una zona collinare delimitata a est dal torrente Arno e a ovest da una cornice di boschi e prati. L'importanza strategica dei due paesi favorì la nascita di due fortilizi, poi trasformatisi in castelli. I Visconti di Jerago e Orago ebbero inizio da Gaspero, con i figli Azzo, capostipite del ramo di Jerago, e Antonio, capostipite del ramo di Orago. Nel 1751, con la morte di Antonio Visconti, si estingue la casata dei Visconti di Jerago e il feudo passò ai Bossi. Il ramo di Orago si estinse nel XVI sec. con Bianca Visconti che sposò un Lampugnani di Legnano.
Da vedere:- a Orago, la CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA e il CASTELLO VISCONTEO, distrutto nel quattrocento da soldatesche di Busto e Gallarate e in seguito riadattato. Si intravede ancora la bella scalinata che una volta scendeva verso valle.
- a Jerago, la PARROCCHIALE DI SAN GIORGIO, edificata su terreno parrocchiale adiacente alla canonica dell'antica chiesa di San Giorgio. edificata nel 1927, qui vennero trasferite le strutture della vecchia chiesa: l'altare maggiore, realizzato in marmo dallo scultore Francesco Rossi di Milano intorno al 1801, il fonte battesimale, balaustre, l'organo (alcune canne databili al 1600), l’altare con paliotto e fiancate in scagliola intelvese datate 1759 dell'antica Cappella di San Carlo, ecc.
L'antica chiesa di San Giorgio di Jerago è attestata come “capella” alla fine del XIV secolo nella pieve di Gallarate (Notitia cleri 1398) e ancora nel 1564 (Liber seminarii 1564), sempre nella pieve di Gallarate. Al suo interno sono state rinvenute tracce di un precedente edificio romanico risalente al VIII sec, mentre il campanile è databile al X-Xi sec. Le pareti erano ricoperte di affreschi e presentava due finestre in facciata ed una sul lato meridionale. Ingrandita a più riprese, dell'antica costruzione medioevale rimangono solo la torre campanaria e pochi resti di muri. Oggi, sconsacrata e restaurata ospita eventi culturali. La 'nuova' chiesa di San Giorgio è stata ultimata nel 2018 con l'inserimento di un pronao al portale d’ingresso e di alcune vetrate artistiche nella “bussola” all’ingresso.
- la CHIESETTA DI SAN ROCCO, del XVI sec., con soffitto a cassettoni
- il CASTELLO DI JERAGO, oggi proprietà privata. Situato sul ciglione dominante la valle dell'Arno, era in stretta comunicazione visiva con il castello di Orago a est e, a sud-ovest con quello di Besnate. Era un edificio dalla struttura severa e massiccia con pianta ad U chiusa da un muro senza aperture a ovest e passaggio pedonale d'accesso. Dal 1300 al 1700 fu possedimento della famiglia Visconti di Orago. Nel 1751 a seguito della morte di Antonio, si estingue il ramo dei Visconti di Orago e il castello viene acquistato dalla famiglia Bossi e Anguissola che lo trasformarono in residenza. Oggi il castello è una dimora privata immersa nel verde in cui si possono organizzare matrimoni ed eventi.
Prima di arrivere al castello sulla sinistra sorge una chiesetta romanica del X sec. dedicata a San Giacomo, un tempo probabilmente situata entro la cinta muraria dell'antico castello. L'interno contiene tracce di affreschi risalenti ad epoche diverse. Sotto due nicchie ricavate nello spessore del muro si ammira un dipinto a fresco secco risalente probabilmente al nono secolo. La chiesetta era una delle tappe dei pellegrini che si recavano a Santiago di Compostella e le pareti sono decorate con affreschi della vita di San Giacomo.
Nel 2001 i bambini delle scuole medie e dell'ultimo anno delle scuole elementari hanno realizzato dei disegni, poi riportati su mattonelle di ceramica, aventi come tema la storia del Piccolo Principe di Antoine de Sant-Exupéry che oggi ornano angoli del paese.
JERAGO Qui eravi un tempio antico degli idolatri, in cui convenivano i popoli di questi contorni a sacrificare ai loro dei, se vogliamo credere a Bonaventura Castiglioni, il quale dice: ' Hieratium, quod ad sacra rustici illuc vocarentur'. Il che dinota l'antichità di questo paese, nel quale pure si vede un antico castello, ridotto ora in forma di sontuoso palazzo di ragione della casa Bossi.
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