Monteviasco è l'unico paese della provincia di Varese a non essere dotato di strada carrozzabile. E' collegato al resto del mondo solo da una antica mulattiera scalinata e (dal 1985) da una funivia che parte da Ponte di Piero, sulla riva del torrente Giona.
Abitato da tempi antichissimi, come dimostrano le incisioni rupestri
databili all'età del bronzo, sorse probabilmente come insediamento
di popolazioni ibero-liguri, qui attratte dall'abbondanza di boschi e
di selvaggina. Successivamente vennero costruiti dei terrazzamenti di
terreno (i campitt) e si passò all'allevamento di bestiame,
sfruttando i campi a pascolo sopra l'abitato. I primi documenti rinvenuti sono anteriori al 1200 e riguardano principalmente le contese con Brebo e Vezio, i due comuni svizzeri al di là del confine.
Una volta entrati nel piccolo borgo si percorrono gli stretti vicoli, con le case costruite una a ridosso dellaltra, nella più assoluta tranquillità rotta soltanto dai rumori della vita quotidiana dei pochi abitanti.
Al centro del paese sorge la chiesa dei Santi Martino
e Barbara (pregevole la cappella del Rosario, datata nella prima metà del Settecento). L'edificio sorge in continuità con altre costruzioni ed è difficilmente riconoscibile percorrendo le strette contrade del borgo. Solo uscendo dal portico addossato davanti alla facciata del tempio, una terrazza panoramica, aperta sulla verde valle Dumentina, consente di leggere l'articolata serie dei corpi di fabbrica. Grazie al suo cielo notturno, magnificamente buio, nel 2009 è stata installata una Stazione Astronomica ... il futuro che si unisce al passato.
Monteviasco visto da Cristina Mainini
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