Situato a sud dei laghi varesini, lungo la strada che conduce da Varese a Sesto Calende, è cittadina industriale, anche se il paesaggio predominante resta quello agricolo e boschivo.

Un atto di compravendita dell'826 nel quale i venditori sono detti "de vico Mauronaco", lascia supporre che Mornago esistesse già nel IX sec.

Il nome pare derivare dal latino Maurinus o Maurenus, personaggio di epoca romana che possedeva vasti appezzamenti di terreno nella zona dove oggi sorge Mornago. Nel 1288, Goffredo da Bussero nel suo Liber Sactorum Mediolani lo trasforma in Morenago.

Mornago appartenne, come Somma, Mezzana, Coarezza, Casorate, Arsago, Vergiate, Crugnola, Golasecca e Castel Novate, ai Visconti, discendenti di Uberto, fratello di Matteo Magno, ex immemorabili possessione.

Con Regio Decreto del 24 febbrario 1869 Vittorio Emanuele II “Re d’Italia per grazia di Dio e per volontà della Nazione”, su proposta del Primo Ministro, decretava la nascita del comune di Mornago:“Abbiamo decretato e decretiamo: a partire dal 1° maggio 1869 i comuni di Vinago, Crugnola e Montonate sono soppressi ed aggregati a quello di Mornago.”

Mornago
Foto di Fabio Calanca

La parrocchiale di Mornago è dedicata a San Michele Arcangelo e risulta attestata come "capella" alla fine del XIV secolo nella pieve di Arsago (Notitia cleri 1398) e come "rettoria" nel 1564 (Liber seminarii 1564), sempre nella pieve di Arsago.

Mornago
Foto di Luigi Caimi

Nel territorio della parrocchia, già nel seicento esisteva un Oratorio dedicato a San Clemente papa e martire. La piccola chiesa è oggi preceduta da una scalinata e sull’intonaco della facciata si vedono tracce di pitture tra cui due tondi con volti di santi. All'interno, la parete di testa è decorata ad affresco con un panneggio rosso che fa da sfondo all’altare con il Santo Crocifisso.

Mornago San Clemente
Foto di Fabio Calanca

All'ingresso di Mornago, provenendo da Varese, si incontra il santuario mariano dedicato alla Madonna del Buon Viaggio, affrescata da Mario Bogani, edificato tra il 1968 e il 1969 in sostituzione dell'edificio originario costruito sopra una fonte d'acqua sotterranea raggiungibile con una breve scala sul lato sinistro dell'edificio.

Mornago Madonna Buon Viaggio

Il catasto del Lombardo-Veneto (1857) riporta in territorio di Mornago, lungo lo Strona, il molino Baraggiolo di proprietà del conte Luigi Visconti di Modrone. Dopo vari passaggi di proprietà, il mulino nel 1955 venne registrato come abitazione di proprietà privata .

La frazione di Crugnola, posta a sud dell'abitato, è nominata in una pergamena del 1288 custodita nella Curia Arcivescovile di Milano, nella quale si menziona il sacerdote Giovanni di Culignolla; il nome attuale appare comunque già in uno scritto del 1564.

La parrocchiale di Crugnola è dedicata alla Beata Vergine Assunta e sorge su un'altura all'inizio del paese.
A partire dall'XI sec. nei documenti conservati all'Archivio Diocesano di Milano e relativi alla pieve di Arsago si fa riferimento a una "ecclesia sanctii Julii in Curinola". Nel 1398 è citata una "cappella di Sancta Maria di Colognola" e nel 1455 si segnala in Crugnola una cappella o chiesa di "sancta Maria". Nel 1564 il gesuita  Lionetto di Clivone  in visita alle Pievi dell'attuale provincia di Varese, per preparare la visita del Cardinale Carlo Borromeo, attesta l'esistenza nella Pieve di Arsago di due chiese contigue in Crugnola: la prima dedicata a san Giulio e l'altra a Santa Maria Assunta. Con San Carlo Borromeo, la chiesa di Santa Maria Assunta divenne parrocchia. La chiesetta di San Giulio, più antica, non venne più utilizzata e quella di Santa Maria Assunta subì nel tempo diverse modifiche.

Mornago

L’attuale frazione di Montonate è uno dei più antichi paesi della Lombardia; il suo nome infatti appare scritto sopra una lapide votiva di epoca romana ritrovata alcuni secoli or sono, sulla quale si possono leggere queste parole: «I.O.M. Montunates vicans Lovanius V.S.L.M.», ovvero «A Giove Ottimo Massimo gli abitanti di Montonate e Lovanio sciolgono il voto con animo lieto».

Mornago
Torre romana di Montonate
Foto di Rosanna Carbone

La parrocchiale di Montonate dedicata a Sant’Alessandro risulta già attestata come "capella" alla fine del XIV secolo. In un documento del 1290 viene citata una chiesa dedicata a Sant'Alessandro esistente nel territorio di Montonate, ma nell'edificio attuale non sono state rinvenute strutture riferibili ad una fabbrica così antica. Nel corso del Settecento l'interno viene decorato da Biagio Bellotti cui si devono l'affresco sulla volta della cappella della Madonna Immacolata e il ciclo pittorico nella cosiddetta Sacrestia Vecchia. Nel 1855 l'edificio viene ampliato su disegno dell'Ing. Giuseppe Peroni ed assume l'aspetto attuale con pianta a croce greca. All'interno, un pregevole organo realizzato da Giovanni Battista Biroldi, considerato il padre della tradizione organaria varesina.

Mornago
Foto di Luigi Caimi

All'incrocio di due strade rurali che in epoca romana furono importanti vie di comunicazione e continuarono ad esserlo fino agli anni '50, sorge la cappella votiva di San Gaetano, edificata nel 1708, probabilmente ove esisteva un edificio dedicato a divinità pagane protettrici dei viaggiatori.

Mornago


Sempre a Montonate si possono vedere i resti di un antico castello abitato dai Visconti Bossi, oggi smembrato in diverse abitazioni, ma del quale risulta ancora visibile la torre. L'antica chiesa dedicata ai santi Carlo e Giuseppe, dal 1993, è stata denominata, per volere dell’allora parroco, come “Santuario del cicloturista” e per questa ragione sulla parete destra entrando e sulla controfacciata sono appese numerose maglie e gagliardetti di squadre e società ciclistiche.


Suggestivo è il sentiero didattico che attraversa la Piana di Montonate, una pianura alluvionale formatasi durante l’ultima glaciazione, segnata dalla presenza di numerosi massi erratici parzialmente coperti dalla vegetazione. Al confine tra le alture e la piana, in un'area umida delimitata da salici, ontani e pioppi c'è il piccolo stagno naturale detto Laghetto "dul Peder".

La frazione di Vinago, citata per la prima volta in un documento dell'842, avrebbe la sua radice nel latino vini ager, dai vigneti che ancora fino a poco tempo fa crescevano rigogliosi su questa terra. Risale al 1382 l’esistenza a Vinago di un luogo di culto, dedicato ai Santi Gaudenzio e Biagio, patroni anche dell’attuale chiesa parrocchiale, di stile barocco ma risalente al 1845.

Nel centro della frazione, in località detta Broletto, sorge la piccola chiesa dedicata alla Madonna di Loreto, presumibilmente interamente ricostruita nel seicento. All'interno un altare marmoreo che inquadra un affresco cinquecentesco raffigurante la Madonna Nera.
L'edificio presenta un ambiente superiore accessibile dall'esterno e parte della zona absidale è ingolabata in edifici attigui.


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia


- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Mornago


Foto di Fil Impie


Foto di Claudio Marchiori


Foto di Luigi Caimi


Foto di Fil Impie


Foto di Rosanna Carbone

 

Nell' Antiquario della Diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini - 1828 - si legge:

Mornago nel secolo XII era un feudo del Papa, mentre da un catalogo dei feudi apostolici, fatto nel 1192, si rileva che gli abitatori di Mornago pagavano alla Santa Sede dodici denari, somma in quel tempo non indifferente.