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Porto Ceresio
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Foto di Angelo Ferrarello
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Posto al termine della valle che da Varese si affaccia sul Lago di Lugano (Ceresio), domina il meraviglioso golfo in cui si specchia. Affascinante la lunga passeggiata lungolago, in parte sospesa sull'acqua, affiancata dalla vecchie case del centro storico, che dall'imbarcadero porta sin quasi al confine con la Svizzera.
Il nome del paese è sempre stato Porto (passaggio, ingresso), un passaggio naturale per l'Elvezia. Nel periodo feudale il era detto Porto d’Arcisate, inteso come Porto in pieve di Arcisate. Con l’avvento della Francia, 1796, venne chiamato Porto Codelago o Porto Capolago e con il ritorno dell'Austria (1814-1815) assunse il nome di Porto Morcò o Porto Morcote. Infine, con la proclamazione del regno d'Italia prese il nome attuale di Porto Ceresio, Porto sul Lago Ceresio.
Foto di Claudio Montagner

Foto di Ilaria Bressan
Da vedere :
- la CHIESA DI SANT'AMBROGIO, elevata a Parrocchia nel 1722 per dirimere i forti contrasti tra gli abitanti di Besano, più numerosi, e quelli di Porto, più benestanti che avrebbero preferito che le loro rendite restasseroa sacerdoti locali. Pur di avere una loro parrocchia e separarsi dalla chiesa di Besano, i fedeli di Porto si impegnarono con atto pubblico a versare al loro parroco 400 lire annue a titolo di congrua e a fabbricargli una casa di abitazione vicino alla chiesa, cosa che si realizzò solo sessant'anni dopo, nel 1784 (Buzzi 1983).
Il campanile fu costruito nel 1911.
- il SANTUARIO MARIA AUSILIATRICE, in località Selvapiana, su un'altura ai confini con la Svizzera. Fu costruito per ringraziare la Madonna dagli scampati pericoli della seconda guerra mondiale. Voluto da Clotilde Stoppani e da don Ernesto Bianchi, con l’aiuto della popolazione. Il progetto di costruzione è di monsignor Giuseppe Polvara. Conserva nel suo interno un affresco rappresentante la Madonna tra gli angeli, san Giovanni Bosco e san Domenico Savio, opera del pittore Coquio di Varese.
- il Museo etnografico Appiani-Lopez situato nel nucleo antico del paese, nella Corte del Pozzo, raccoglie oggetti e testimonianze della vita passata in Porto Ceresio, in particolare al periodo compreso tra la metà del 1800 e i primi decenni del 1900.
- la Linea Cadorna, sul monte Grumello e in prossimità della stazione ferroviaria sono visibili e visitabili le posizioni di fanteria e i punti di osservazione. Un complesso sistema di gallerie si snoda su più livelli disposti concentricamente, sino ad arrivare in vetta (720 m.). I camminamenti, sia quelli all’aperto che quelli coperti, sono facilmente percorribili. Raggiunta la vetta del monte Grumello si potrà godere di un panorama mozzafiato sul lago di Lugano.
- il SITO PALEONTOLOGICO, i monti Orsa (998 m. s.l.m.) e Pravello (1015 m s.l.m.), in territorio italiano, e il monte San Giorgio (1096 m s.l.m.), in Canton Ticino sono uno dei giacimenti fossiliferi più importanti al mondo costituito da rocce calcaree e dolomitiche che risalgono al Triassico, vale a dire un periodo compreso tra circa 250 e 200 milioni di anni fa.
- la galleria permanente all’aperto sul muro di recinzione del giardino di Villa delle Rose, nel tratto di passeggiata verso il confine con la Svizzera

Foto di Gianpietro Toniolo
Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia
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- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Porto Ceresio
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Nell' Antiquario della Diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini - 1828 - si legge:
Sulla sponda del lago di Lugano giace PORTO, luogo piccolo, ma assai noto per passaggio negli Svizzeri. Si sparte qui il lago in due rami, abbracciando nell'angolo come penisola in prospetto il monte Codato, dove si vede Vicomorcotte, patria di Aniceto II papa. Era Porto membro della parrocchia di Besano, da cui fu staccato per troppa distanza dal cardinale arcivescovo Erba Odescalco.


Foto di fil@va
Passeggiata lungolago
Foto di Cristina Mainini

Foto di Luca Panarese
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