Monastero di Torba


Foto di Gabriele Bistoletti

La torre di Torba, datata all'epoca tardo-romana del IV-V secolo, si trova lungo la sponda sinistra dell'Olona, a fondovalle e al disotto del terrazzamento alluvionale su cui sorgeva il castrum di Castelseprio, alla cui cinta murata era collegata costituendo così una sua propaggine fortificata nella valle.

Dopo le invasioni barbariche Torba perse la sua caratteristica primaria e nell'VIII secolo vi si insediò una comunità di monache benedettine.

Venne risparmiata dalla distruzione di Castelseprio in quanto ormai non aveva più alcun interesse militare. Nel 1426 le monache abbandonarono il monastero e si unirono al cenobio di S. Antonino di Luvinate per ritornare però a Torba nella metà del secolo e lasciarlo definitivamente nel 1481 per trasferirsi a Tradate presso la chiesa del S. Sepolcro.

Il complesso di Torba è stato adibito a dipendenza agricola del monastero e così rimase sino alla sua soppressione nel XVIII secolo. La chiesa di S. Maria verrà sconsacrata e adibita a cascina e stalla.

Il complesso venne acquistato nel 1976 dal F.A.I. che iniziò i lavori di restauro e salvaguardia degli edifici e riportò a nuova vita l'intero complesso.

Dal 2011 è iscritto nelle liste del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, unitamente alla chiesa di Santa Maria Foris Portas, i ruderi della basilica di San Giovanni Evangelista e delle antiche fortificazioni del castrum di Castelseprio.

 

Le monache senza volto e la pietra sacrificale


Foto di Ornella Mazzalovo


Foto di Graziano Zampieri


Foto di Graziano Zampieri


Foto di Roberto Sivieri