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Varano Borghi
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Varano Borghi visto da Ternate
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Sorge all’estremità meridionale del pianalto morenico che separa la conca del lago di Monate da quella del lago di Varese, spingendosi anche nel fondo valle del Canale Brabbia.
La denominazione VARANO deriva dal vocabolo celtico“VAR”che indica una località vicina alle acque. Da qui l’indubbia remota esistenza di questo paese, fatta risalire all'età del bronzo. L'origine antichissima è per altro testimoniata dalle stazioni
di palafitte rinvenute nelle vicinanze.
In epoca romana fu sicuramente centro di una certa importanza
come rivelano le monete della Repubblica e dell'Impero Romano rinvenute
nella palude, nonché alcune anfore provenienti dagli scavi
per la costruzione di villa Borghi.
In epoca medievale Varano rientrava nel feudo di
Angera, che faceva parte del Contado del Seprio di cui era Signore
l'Arcivescovo di Milano. Un atto notarile del 1689 informa che Varano
era di proprietà di un marchese Trecchi di Cremona, che la
cedeva in dote a una figlia, andata in moglie a un Litta, assieme
alla sponda orientale del Lago di Comabbio.
Alla fine del XVIII
sec., Varano è di proprietà di Fedele Borghi
di Gallarate, che possedeva anche Ternate, Biandronno e Corgeno.
Nel 1808 Varano diviene Comune, staccandosi da Ternate
e nel 1906 assume la denominazione di Varano Borghi.
I Borghi nel 1819 installarono
sulla Brabbia (emissario del lago) un filatoio, nel 1841 allestirono
una tessitura meccanica mossa sempre dalle acque della Brabbia e
nel 1851 una motrice a vapore importata dall'Inghilterra. A poca
distanza dalla fabbrica vennero realizzate le residenze dei dipendenti del cotonificio, che usufruivano anche di inusuali, per quell'epoca,
servizi di assistenza.
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Ancora ai Borghi si deve l'edificazione della parrocchiale del Divino Redentore (1904) su progetto dello stesso architetto che edificò Villa Borghi, Paolo Cesa Bianchi, allora a capo della Fabbrica del Duomo di Milano, e ispirata alla Collegiata quattrocentesca di Castiglione Olona.
La parrocchiale del Divino Redentore sorge a chiusura del lato orientale di piazza Matteotti, grande slargo centrale al villaggio operaio di Varano Borghi: a corona, tra le vie rettilinee attorno alla piazza della chiesa, è distribuita la varia tipologia di fabbricati costruiti per la residenza e l’assistenza della nutrita schiera di operai.
Foto di Domenico De Lucia
Nel centro antico di Varano si
ammira il vecchio campanile romanico della chiesa di San Andrea (citato in documenti
della Curia milanese del 1059).
Nel 1574 San Carlo Borromeo, durante la sua visita a Ternate e Varano, fece togliere il “Battistero dalla Chiesa di San Andrea” in quanto non ancora consacrata e diede ordine che i bambini fossero battezzati a Ternate. Nel 1578 in una successiva Visita Pastorale la Chiesa di San Andrea fu consacrata.
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Chiesa di San Andrea e campanile romanico
Foto Parrocchia Divino Redentore
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Nel 1800 la Chiesa di San Andrea fu demolita, lasciando la torre campanaria, che subì superficiali trasformazioni.
Nel 1859 Luigi Borghi, il patriota che accolse Garibaldi sulla sponda lombarda del Ticino, depose la prima pietra della nuova Chiesa di San Andrea (Maggio 1859) che fu officiata fino al 1904, anno incui i Borghi edificarono la nuova chiesa del Divino Redentore.
Dal 1905 al 1957 la vecchia Chiesa di San Andrea fu adibita ad asilo Infantile e nel 1967 venne demolita per edificare l'attuale edificio comunale.
Nel tratto in cui la Brabbia si stacca dal lago, in estate si
verifica una splendida fioritura di fiori di loto bianchi
e rosa.
Foto di Stefano Zangirolami
Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia
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- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune
notizie storiche sul comune di Varano Borghi
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Foto di Domenico De Lucia
Foto di Domenico De Lucia
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