Il rifugio antiaereo ai Giardini Estensi |
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Nel 1944, Varese divenne un obiettivo dei raid aerei degli Alleati che avevano come scopo l'annientamento della Avio Macchi, che in via Sanvito Silvestri, quasi nel cuore della città, costruiva i temibili caccia MC 205, che erano in grado di contrastare gli apparecchi anglo-americani. Fu così che anche in Varese si avvertì impellente la necessità di costruire dei rifugi antiaerei. Uno di questi venne realizzato tra l'ottobre 1943 e i primi mesi del 1944 sotto la collinetta dei Giardini Estensi, con due ingressi, uno da via Lonati, vicino a Piazza della Motta, e l'altro alle spalle della piscina comunale, da via Copelli. Il tunnel, difeso da pesanti porte in cemento e ferro, è lungo 140 metri, poteva ospitare 600 persone, era dotato di quattro servizi igienici, acqua potabile e di una uscita di sicurezza, che tramite una scala a chiocciola sbuca nella zona superiore dei Giardini. Nel 1944 Varese subì due bombardamenti: il 1° aprile, alle ore 23, e domenica 30 aprile alle ore 11,30. Obiettivo dell'incursione era la Avio Macchi. Di quei rifugi antiaerei, ne rimangono due: uno ai Giardini Estensi e l'altro in Viale dei Mille, realizzato sotto la collina nel quartiere di Biumo Inferiore. Dal 2011, grazie alla collaborazione tra Amministrazione Comunale e Gruppo Speleologico Prealpino, è possibile visitarli.
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