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Si narra che un nobile cavaliere, durante un inverno rigidissimo, fosse giunto dalla sponda di Gavirate a quella di Azzate passando incolume “sopra” il Lago. Il cavaliere non si era accorto che quello che riteneva un vasto campo ricoperto di neve, altro non era che la superficie gelata del lago. Arrivato ad Azzate, seppe da un contadino del pericolo che aveva corso. Il nobile sconosciuto, grato al cielo per lo scampato pericolo, consegnò al contadino dei soldi pregandolo di far erigere una cappella votiva proprio nel punto che egli aveva raggiunto. Il contadino mantenne la consegna ed oggi, immersa nel verde dei campi e dei boschi, la piccola cappella è diventata il piccolo santuario della Madonnina del Lago.
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