Busto Arsizio - La chiesa di San Giovanni

 

Un tempo la chiesa di San Giovanni era una semplice cappelletta, piccola e disadorna. I bustocchi aumentavano di numero e molti non potevano ascoltare la Santa Messa come si doveva. Occorreva una chiesa nuova, più grande, ma nessuno voleva lasciare la vecchia chiesetta. E poi, oggi come allora, i bustocchi si 'affezionano' molto alle loro cose e vedono di mal occhio i cambiamenti.

Viveva in quegli anni, alla periferia del paese, un uomo che vestiva sempre di nero, non frequentava mai nessuno, con i capelli grigi e lunghi e una barba imponente che gli cascava in petto. La gente pensava fosse un saggio e quindi una delegazioni di bustocchi si rivolse a lui per avere avere consigli sul come sistemare la faccenda della chiesetta di San Giovanni, ormai troppo piccola.

Bandone, così si chiamava l'uomo, era tutt'altro che un saggio. Anzi era un gran burlone e proprio per questo era stato allontanato dal palazzo ducale dove viveva e mandato in quel di Busto. Vista la serietà con la quale la popolazione di Busto si era rivolta a lui, per poco non scoppiò a ridere. Subito, il suo vecchio spirito si ridestò e pensò a una burla. Chiese qualche giorno di tempo per riflettere e diede loro appuntamento da lì a otto giorni.

"Ho trovato la soluzione per farvi entrare nella chiesa, ma non posso dirla a tutta questa folla. Tornino domani solo quelli che già vennero da me più dieci loro amici."

L'indomani disse "Tornate domattina di buon'ora e vi consegnerò gli attrezzi che vi serviranno". La mattina seguente, venti uomini, robusti e gran lavoratori, si presentarono puntuali. Ciascuno di loro ebbe un rullo pesante, se lo caricarono sulle spalle e Bandone li condusse alla chiesetta. Qui, li fece entrare e ordinò loro di disporsi con i rispettivi rulli paralleli alla parete destra della chiesa, alla distanza di circa mezzo metro.

"Al mio segnale salite in piedi sui rulli, appoggiatevi alla parete e spingete con tutta la vostra forza". Tutti salirono sui rulli, spinsero e naturalmente caddero all'indietro perchè il rullo si era spostato in avanti. "Bene, gridò Bandone fingendo di misurare il pavimento, il muro si è spostato in fuori di un metro e più." Ora ripetiamo dall'altra parte." Anche qui il muro venne spostato di un metro abbondante. Bandone disse loro di andarsene a casa e di tornare la mattina seguente con la gente del paese a vedere quanto si era allargata la chiesa.

Nessuno dei venti bustocchi si era accorto della burla. E Bandone, quella notte stessa scappò da Busto...

Dopo qualche anno, spinto da quella forza irresistibile che spesso riporta i malfattori sul luogo del delitto, Bandone ripassò davanti alla chiesa di San Giovanni. Guardò e riguardò meravigliato: la chiesa era davvero più grande. Entrò e li notò che accanto alla statua di San Giovanni c'era una statuetta di legno che riproduceva un uomo con capelli e barba lunghi e un matello nero, nero. Recava un cartello con su scritto "San Giovanni non ha gradito la burla e ha compiuto il miracolo di ingrandire la chiesa."

Bandone, scosso, si inginocchiò e promise di non fare più scherzi a nessuno, per tutta la vita.