Gavirate - L'origine della chiesa della SS. Trinità

 


La leggenda racconta come il giovane nobile signore Corrado venisse aggredito nei prati di Capolago da una banda di soldati, che dopo averlo stordito, lasciandolo per morto, rapirono sua moglie, la bella Fazia degli Oberti. Riavutosi, il cavaliere si diede ad inseguire i rapitori, ma la neve caduta ne aveva cancellato le tracce.
Ad un tratto Corrado si trova dinanzi una vasta pianura coperta di neve, la nebbia non permette di vedere a più di qualche passo, ma lontano si odono le grida della sua sposa. Pregando Dio, il cavaliere si lancia al galoppo sulla distesa di neve, perso nella nebbia e col nevischio che lo acceca. Solo quando si trova sotto gli alberi a Gavirate, girandosi nota con stupore che la distesa innevata che ha appena traversato è in realtà la superficie del lago ghiacciato, che dietro di lui si sta adesso crepando e aprendo con suoni sinistri e gorgoglii d'acqua.
Risale le pendici del colle e raggiunti i banditi ne uccide alcuni mentre gli altri, lasciata la preda, fuggono nel bosco.
Corrado abbraccia la sua adorata Fazia e fa solenne giuramento di edificare in questo punto una cappellina dedicata alla SS. Trinità.

Trecento anni dopo la cappella venne trasformata in oratorio e quindi nella chiesa che tuttora si trova a fianco della località detta "Sasso di Gavirate".

 

Da "Castello e Rocche" Guide Macchione 2002