Usmate - La leggenda del lago di Monate

 


Tanti anni or sono viveva nei pressi di Usmate una bellissima fanciulla di nome Bianca, fidanzata ad un soldato che combatteva al fronte.

Un giorno, il proprietario delle terre del paese - giovane, bello, ricco e potente - la vide e se ne invaghì. Ma Bianca non ne voleva sapere: era promessa al suo fidanzato e non voleva saperne del giovin signorotto.

Vistosi respinto, il signorotto fece comunicare da un araldo che nessuno doveva più fornire acqua a Bianca e alla sua famiglia, pena il taglio della testa.

Per aver un po' d'acqua, per sè e per la vecchia madre, Bianca allora saliva alle fonti di Monteggia. Ma un brutto giorno, la madre di Bianca si ammalò e la solita provvista di acqua non bastò più: la febbre divorava l'anziana donna che continuamente si lamentava "Ho sete... ho sete...".

Bianca disperata, si recò allora al cospetto del signore di quelle terre e lo implorò di avere pietà della madre. "Che quella strega di tua madre muoia pure assetata", fu la terribile risposta. Bianca allora lo maledisse "Per aver rifiutato un sorso d'acqua a una povera donna dovrai morire e per l'eternità sarai tormentato da una sete insaziabile".

Aveva appena terminato di pronunciare quelle parole che un vento forte si sollevò e in breve si scatenò un violentissimo uragano. Il pozzo del castello cominciò a buttar fuori acqua e ben presto il cortile, l'intero castello, i campi, i prati... tutto venne ricoperto dall'acqua.

L'uragano cessò e al posto del castello e dei prati, c'era un lago, il lago di Monate.

Ancor oggi sul lago di Monate di formano gorghi che nessuno osa attraversare: è il castellano maledetto che dal fondo del lago continua a bere senza che la sua sete si plachi mai.