LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO XIV-XIX secolo - Progetto CIVITA - Varese

Regione Lombardia

 

Comune di Ternate

sec. XIV - 1757
Nel 1178, in una sentenza dell’arcivescovo di Milano vengono citati due consoli del luogo di Trinate (Bognetti 1978, p. 232).
Nel XIV secolo Ternate era una località della pieve di Brebbia citata come “Trinà” negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano. Era tra le comunità che contribuivano alla manutenzione della strada di Rho (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo Ternate risultava ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, cartt. 7-8).
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, il comune era infeudato a Giulio Visconti Borromeo Arese. Il vicario del Seprio, in Gallarate, esercitava le funzioni di maggior magistrato, mentre come ufficio minore ci si rivolgeva al podestà della pieve in Gavirate, cui si pagavano annualmente 11 lire e 4 soldi. Si versavano inoltre 6 lire all’anno al sindaco provinciale per la manutenzione delle strade dalla città di Milano fino a Rho.
Il console prestava giuramento alla banca del Seprio. Il comune non aveva consiglio, mentre l’attività amministrativa era regolata da due sindaci, uno dei quali nominato dal primo estimato, mentre l’altro era eletto dalla comunità, riunita e convocata tramite il suono della campana. I sindaci restavano in carica per tre anni. Il cancelliere risiedeva a Travedona, veniva pagato 30 lire all’anno e conservava le scritture del comune in una cassa, nella sua abitazione. Gli abitanti nel 1751 erano circa 248 (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3035, vol. D XV-XVI, Como, pieve di Brebbia, fasc. 20).

Comune di Ternate con San Sepolcro

1757 - 1797
Nel compartimento territoriale dello stato di Milano del 1757 appare il comune di Ternate unito a San Sepolcro (editto 10 giugno 1757). L’aggregazione avvenne però nel mese di febbraio dello stesso anno. Infatti, nel titolo della mappa di seconda stazione di Comabbio conservata presso l’Archivio di Stato di Varese appaiono depennate le parole “e S. Sepolcro”; segue la nota:"Da questo Comune resta levato il Territorio di S. Sepolcro e si è aggregato a Ternate per decreto 5 febb(rai)o 1757”. Il riquadro del foglio che presumibilmente riportava i fabbricati di San Sepolcro appare ritagliato (Area virtuale, MUT 145.3)
Nel compartimento territoriale della Lombardia austriaca del 1786, il comune di Ternate con San Sepolcro, della pieve di Brebbia, risulta inserito nella provincia di Gallarate, insieme alle altre località della pieve (editto 26 settembre 1786).
Il territorio venne successivamente unito alla provincia di Milano e nel 1791, abolite le intendenze politiche, le terre della pieve di Brebbia vennero a trovarsi comprese nella provincia di Milano (compartimento 1791).

1798 - 1815
Per effetto della legge 26 marzo 1798 di organizzazione del dipartimento del Verbano (legge 6 germinale anno VI bis) il comune di Ternate venne inserito nel distretto 10 di Besozzo. Soppresso il dipartimento del Verbano (legge 15 fruttidoro anno VI), con la successiva legge 26 settembre 1798 di ripartizione territoriale dei dipartimenti d’Olona, Alto Po, Serio e Mincio (legge 5 vendemmiale anno VII), Ternate venne spostato nel distretto XIV di Angera del dipartimento dell’Olona.
Con il compartimento territoriale del 1801 il comune fu collocato nel distretto II di Varese del dipartimento del Lario (legge 23 fiorile anno IX).
Nel 1805 il comune di Ternate venne inserito nel cantone III di Angera del distretto II di Varese del dipartimento del Lario. Il comune, di III classe, aveva 406 abitanti (decreto 8 giugno 1805). Il 21 dicembre 1807 Ternate e le terre circonvicine avanzarono una petizione per essere aggregate al dipartimento d’Olona (petizione di Angera 1807).
A seguito dell’aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario (decreto 4 novembre 1809, Lario), in accordo con il piano previsto già nel 1807 e parzialmente rivisto nel biennio successivo (progetto di concentrazione 1807, Lario), il comune denominativo di Ternate, con i comuni aggregati di Ternate ed uniti e Varano, e con 613 abitanti complessivi, figurava nel cantone II di Gavirate del distretto II di Varese, e come tale, comune di III classe, fu confermato con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario (decreto 30 luglio 1812).

1816 - 1859
Con l’attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto (notificazione 12 febbraio 1816), il comune di Ternate con San Sepolcro fu inserito nel distretto XV di Angera.
Ternate con San Sepolcro, comune con convocato, fu confermato nel distretto XV di Angera in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844).
Nel 1853 (notificazione 23 giugno 1853), Ternate con la frazione San Sepolcro, comune con convocato generale e con una popolazione di 726 abitanti, fu inserito nel distretto XX di Angera.

Comune di San Sepolcro

sec. XII - 1757
Nel 1187, in una sentenza dei consoli di Milano, viene citato un console “loci de S. Sepulchro”, che interveniva in giudizio a suo nome e a nome degli altri vicini dello stesso luogo, in una lite con gli abitanti di Comabbio (Bognetti 1978, pp. 230-231).
Nel XIV secolo, San Sepolcro, località della pieve di Brebbia, venne citata negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano: era tra le comunità che contribuivano alla manutenzione della strada di Rho (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo San Sepolcro risultava ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, cartt. 7-8).
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, San Sepolcro era un comune di circa 46 anime infeudato a Giulio Visconti Borromeo Arese, cui versava ogni anno complessivamente 8 lire e 8 soldi. Il comune fino al 1757 risultava aggregato alla comunità di Comabbio nella mappa di seconda stazione del catasto teresiano relativa a questa località. Nella mappa il riquadro relativo a S. Sepolcro risulta ritagliato (ASVa, Catasto teresiano, MUT 145.3). In realtà però le due comunità erano separate per quanto riguardava i carichi fiscali. Il giudice competente era il podestà di Gavirate. Il console prestava il proprio giuramento alla banca criminale dell’ufficio di Gallarate competente per le cause di maggior magistrato. La comunità era priva di consiglio generale, ma essendo costituita da solo tre focolari poteva fare riunioni immediate e si serviva di console o sindaci che svolgevano a turno le loro funzioni, vigilando sull’esattezza dei pubblici riparti. Il cancelliere risiedeva a Comabbio e conservava in una cassa nella sua abitazione le scritture pubbliche; il suo salario era di 4 lire (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3035, vol. D XV-XVI, Como, pieve di Brebbia, fasc. 21).
Il Compartimento territoriale specificante le cassine del 1751 riporta il comune di San Sepolcro immediatamente dopo quello di Comabbio. Non risultava ancora, quindi, l’aggregazione a Ternate (Compartimento 1751).