LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO XIV-XIX secolo - Progetto CIVITA - Varese

Regione Lombardia

 

Cantone II di Tradate

1805 - 1808
Istituito con decreto di Napoleone I del 1805, il cantone II di Tradate faceva parte del distretto II di Varese del dipartimento del Lario e comprendeva le seguenti località: Caronno Corbellaro, Castelseprio con Vicoseprio, Castiglione, Castronno, Gornate Superiore, Gornate Inferiore, Lozza, Morazzone, Torba, Tradate, Vedano, Venegono Superiore, Venegono Inferiore, Abbiate Guazzone, Carnago, Caronno Ghiringhello, Lonate Ceppino, Rovate, che insieme avevano 12.056 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

Cantone VII di Tradate

1809 - 1815
A seguito dell’aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario (decreto 4 novembre 1809, Lario), in accordo con il piano previsto già nel 1807 e parzialmente rivisto nel biennio successivo (progetto di concentrazione 1807, Lario), il cantone VII di Tradate nel distretto I di Como comprendeva i comuni denominativi di Tradate, Abbiate Guazzone, Carnago, Caronno Ghiringhello, Castiglione, Mozzate, Venegono, con 13.945 abitanti complessivi.
Il 19 agosto 1810 venne accordata dalla prefettura la separazione da Tradate dei comuni di Mozzate, Locate, Carbonate, Limido, riuniti al cantone di Appiano.
Con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario (decreto 30 luglio 1812) furono confermati nel distretto VII di Tradate i comuni denominativi di III classe di Tradate, Abbiate Guazzone, Carnago, Caronno Ghiringhello, Castiglione, Mozzate, Venegono.

Comune di Tradate

sec. XIII - 1757
Nel 1256, in un atto di vendita, vengono citati i consoli dei vicini e quello dei nobili di Tradate (Bognetti 1978, p. 228).
La località di Tradate venne citata nella forma “El locho de Tradà per li nobili e vicini” negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano e faceva parte della pieve di Castelseprio. Era tra le comunità che contribuivano alla manutenzione della strada di Bollate (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVIII secolo Tradate risultava ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, cartt. 10-11).
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, Tradate, che allora contava circa 1450 abitanti, non aveva feudatario essendosi redento dal feudo. La competenza giurisdizionale spettava al giudice regio di Varese, Massimiliano Pusterla, e il giuramento veniva prestato da parte del console alla banca criminale dello stesso ufficio. Il comune non aveva consiglio generale né particolare. Le decisioni venivano prese nel congresso degli estimati, cui potevano partecipare anche altre persone interessate. Il corpo degli estimati eleggeva un deputato civile; mentre il popolo, convocato col suono della campana nella pubblica piazza, eleggeva per “balotazione” due sindaci, che venivano rinnovati ogni due anni. I sindaci non potevano assumere decisioni senza il consenso del deputato civile, che curava gli interessi del comune e l’equità delle ripartizioni tributarie. Il comune aveva un cancelliere residente nel territorio, che si occupava delle scritture pubbliche e conservava l’archivio nella sua abitazione. Il cancelliere percepiva 200 lire annue, oltre a sei lire per la carta e l’inchiostro. Il comune non disponeva di procuratori né di agenti a Milano (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3039, fasc. 15).

1757 - 1797
Nella compartimentazione teresiana del 1757 Tradate faceva parte della pieve di Castelseprio (editto 10 giugno 1757).
Il comune di Tradate entrò nel 1786 a far parte della provincia di Gallarate, con le altre località della pieve di Castelseprio, a seguito del compartimento territoriale della Lombardia austriaca, che divise il territorio lombardo in otto province (editto 26 settembre 1786).
Nel 1791 i comuni della pieve di Castelseprio facevano parte del distretto XXXII della provincia di Milano (compartimento 1791).

1798 - 1815
Per effetto della legge 26 marzo 1798 di organizzazione del dipartimento del Verbano (legge 6 germinale anno VI bis) il comune di Tradate divenne capoluogo dell’omonimo distretto, contrassegnato con il numero 18.
Soppresso il dipartimento del Verbano (legge 15 fruttidoro anno VI), con la successiva legge 26 settembre 1798 di ripartizione territoriale dei dipartimenti d’Olona, Alto Po, Serio e Mincio (legge 5 vendemmiale anno VII), Tradate rimase a capo del proprio distretto, che divenne il XIX del dipartimento dell’Olona.
Con il compartimento territoriale del 1801 il comune fu collocato nel distretto II di Varese del dipartimento del Lario (legge 23 fiorile anno IX).
Nel 1805 Tradate fu messo a capo del cantone II di Tradate del distretto II di Varese del dipartimento del Lario. Il comune, di III classe, aveva 1588 abitanti (decreto 8 giugno 1805).
A seguito dell’aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario (decreto 4 novembre 1809, Lario), in accordo con il piano previsto già nel 1807 e parzialmente rivisto nel biennio successivo (progetto di concentrazione 1807, Lario), il comune denominativo di Tradate, comprendente i comuni concentrati di Tradate e Lonate Ceppino, era comune capoluogo, con 2156 abitanti complessivi, del cantone VII del distretto I di Como, e come tale fu confermato, comune di III classe, con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario (decreto 30 luglio 1812).

1816 - 1859
Con l’attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto (notificazione 12 febbraio 1816), Tradate fu inserito nel distretto XXII come comune capoluogo. Tradate, comune con consiglio, fu confermato capoluogo del distretto XXII in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844).
Nel 1853 (notificazione 23 giugno 1853), Tradate, comune con consiglio comunale senza ufficio proprio e con una popolazione di 2482 abitanti, fu posto a capo del distretto XVIII.

Distretto di Tradate

1798 - 1800
Per effetto della legge 6 germinale anno VI bis, che stabilì la ripartizione del dipartimento del Verbano, venne istituito il distretto di Tradate, contrassegnato con il numero 18. Il distretto comprendeva 18 comuni: Abbiate Guazzone, Carnago, Caronno Corbellaro, Caronno Ghiringhello, Castel Seprio con Vico Seprio, Castiglione, Castrono, Gornate Superiore, Gornate Inferiore, Lonate Ceppino, Lozza, Rovate, Morazzone, Torba, Tradate, Vedano, Venegono Superiore, Venegono Inferiore.
Con la soppressione del dipartimento del Verbano (legge 15 fruttidoro anno VI), il distretto di Tradate divenne il XIX del dipartimento d’Olona (legge 5 vendemmiale anno VII) e fu composto da 25 comuni: infatti si aggiunsero i comuni di Gerenzano, Cassina Massina e Cislago. Inoltre vennero inserite anche quattro località appartenenti a diversa area. La popolazione complessiva del distretto raggiunse i 17.000 abitanti.
Il distretto fu soppresso con il compartimento territoriale del 1801 (legge 23 fiorile anno IX) e i comuni che ne facevano parte furono inseriti nel distretto II di Varese del dipartimento del Lario.

Distretto XXII di Tradate

1816 - 1853
Con l’attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto (notificazione 12 febbraio 1816), costituivano il distretto XXII di Tradate i comuni di Abbiate Guazzone, Carnago, Caronno Corbellaro, Caronno Ghiringhello, Castel Seprio con Vico Seprio, Castiglione, Castronno, Gornate Superiore, Gornate Inferiore, Lonate Ceppino, Lozza, Morazzone, Rovate, Torba, Tradate (capoluogo), Vedano, Venegono Superiore, Venegono Inferiore.
I comuni con consiglio di Abbiate Guazzone, Carnago, Caronno Ghiringhello, Castiglione, Castronno, Morazzone, Tradate (capoluogo) e i comuni con convocato di Caronno Corbellaro, Castel Seprio con Vico Seprio, Gornate Superiore, Gornate Inferiore, Lonate Ceppino, Lozza, Rovate, Torba, Vedano, Venegono Superiore, Venegono Inferiore furono confermati nel distretto XXI di Luino in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844).

Distretto XVIII di Tradate

1853 - 1859
Nel 1853 (notificazione 23 giugno 1853), il distretto XVIII di Tradate nella provincia di Como era formato da Abbiate Guazzone, Carnago, Caronno Ghiringhello, Castiglione, Castronno, Morazzone, Tradate (capoluogo), comuni con consiglio comunale senza ufficio proprio, e dai comuni con convocato di Caronno Corbellaro, Castel Seprio, Gornate Superiore, Gornate Inferiore, Lonate Ceppino, Lozza, Rovate, Torba, Vedano, Venegono Inferiore, Venegono Superiore, con una popolazione complessiva di 17.040 abitanti.

 

Comune di Abbiate Guazzone

sec. XIII - 1757
Abbiate Guazzone è citato nel Liber notitiae Sanctorum Mediolani, del XIII secolo, come una delle località della pieve di Castelseprio.
La località appare nella forma “Abià Guazono” negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano e faceva sempre parte della pieve di Castelseprio. Era tra le comunità che contribuivano alla manutenzione della strada di Bollate (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVIII secolo Abbiate Guazzone risultava ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, cartt. 10-11). Sempre nella pieve di Castelseprio venne collocato anche nella relatione Oppizzone, pubblicata nel 1634 (Oppizzone 1634).
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, il comune non risultava infeudato, essendosi redento. La giurisdizione spettava pertanto al giudice regio di Varese, all’epoca Massimiliano Pusterla, cui la comunità pagava 12 lire all’anno. Il console prestava giuramento alla banca criminale dell’ufficio regio. Il comune non disponeva comunque di procuratore né agente a Milano. Il congresso degli estimati eleggeva un deputato civile, che era uno dei primi estimati; venivano scelti inoltre mediante ballottaggio, da un gruppo di 12 estimati ritenuti più abili, due sindaci, che si interessavano degli affari pubblici sotto la guida del deputato, cui era demandata in particolare la determinazione dei riparti fiscali. L’assemblea eleggeva anche un console. Il cancelliere, la cui retribuzione ordinaria era di 60 lire all’anno, risiedeva in Tradate e si occupava delle scritture pubbliche. L’archivio era conservato in una stanza presa in affitto dalla comunità. Le anime collettabili e non collettabili erano nel comune circa 870 (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3039, vol. D XXII, Como, pieve di Castelseprio, fasc. 1).

1757 - 1797
Abbiate Guazzone, in base al compartimento territoriale dello stato di Milano del 1757, risultava tra le comunità della pieve di Castelseprio (editto 10 giugno 1757). Nel 1786 era una delle 18 comunità della stessa pieve che entrarono a far parte della provincia di Gallarate (editto 26 settembre 1786).
Nel 1791 i comuni della pieve di Castelseprio vennero compresi nel distretto censuario XXXII della provincia di Milano (compartimento 1791).

1798 - 1815
Con la legge 26 marzo 1798 di organizzazione del dipartimento del Verbano (legge 6 germinale anno VI bis) il comune di Abbiate Guazzone venne inserito nel distretto 18 di Tradate. Soppresso il dipartimento del Verbano (legge 15 fruttidoro anno VI), con la successiva legge 26 settembre 1798 di ripartizione territoriale dei dipartimenti d’Olona, Alto Po, Serio e Mincio (legge 5 vendemmiale anno VII), Abbiate Guazzone fu trasportato nel dipartimento d’Olona, distretto XIX di Tradate. Il comune, in forza della legge 13 maggio 1801 di ripartizione territoriale della repubblica Cisalpina (legge 23 fiorile anno IX), venne poi incluso nel distretto IV del dipartimento d’Olona, con capoluogo Gallarate.
Con l’attivazione del compartimento territoriale del regno d’Italia (decreto 8 giugno 1805) Abbiate Guazzone, comune di III classe che contava 887 abitanti, entrò a far parte del cantone II di Tradate del distretto II di Varese. A seguito dell’aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario (decreto 4 novembre 1809, Lario), in accordo con il piano previsto già nel 1807 e parzialmente rivisto nel biennio successivo (progetto di concentrazione 1807, Lario), il comune denominativo di Abbiate Guazzone figurava compreso, con 858 abitanti, nel cantone VII di Tradate del distretto I di Como, e come tale fu confermato, comune di III classe, con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario (decreto 30 luglio 1812).

1816 - 1859
Con l’attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto (notificazione 12 febbraio 1816), il comune di Abbiate Guazzone fu inserito nel distretto XXII di Tradate.
Abbiate Guazzone, comune con consiglio, fu confermato nel distretto XXII di Tradate in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844).
Nel 1853 (notificazione 23 giugno 1853), Abbiate Guazzone, comune con consiglio comunale senza ufficio proprio e con una popolazione di 1352 abitanti, fu inserito nel distretto XVIII di Tradate