La Cittadella delle Scienze della Natura

www.astrogeo.va.it

Osservatorio

In cima al Campo dei Fiori, a 1226 m.s.l.m., al termine della strada che sale da Varese, sorge la Cittadella delle Scienze della Natura, fondata nel 1956 dal professor Salvatore Furia e dedicata all'astronomo Giovanni Virgilio Schiaparelli.

La Cittadella è un'associazione senza scopo di lucro, che si prefigge di trasmettere la preziosità delle meraviglia della Natura, la necessità di difenderla e salvaguardarla dall'ignoranza e dalla speculazione. L'intero complesso è aperto al pubblico tutti i sabato e le domeniche.

Fanno parte del complesso:

- l'Osservatorio Astronomico G.V. Schiaparelli, costruito nel 1963, svetta dalla Punta Paradiso con un orizzonte libero di 360°. La cupola di levante è dotata di un telescopio riflettore da 600 mm Marcon con cannocchiali cercatori e apparati per astrofotografia, mentre la cupola di ponente ha in dotazione una camera fotografica Schmidt da 350 mm e annesscercatore riflettore da 200 mm. L'ampio terrazzo panoramico offre la possibilità a gruppi di 80 persone per sera di osservare la volta celeste con nove telescopi riflettori da 200 mm. Per l'osservazione notturna, si può chiedere ospitalità alla foresteria dell'associazione.

- il Centro Geofisico Prealpino, associazione di volontariato scientifico per la ricerca meteoclimatica e sismica che collabora con la Protezione Civile

- il Giardino Botanico "Ruggero Tomaselli", finalizzato alla raccolta e acclimatazione della flora delle Alpi e Prealpi lombarde. Il giardino, che raccoglie oltre 400 specie, è organizzato in percorsi corredati da edicole espositive. Fanno parte del giardino botanico, la serra fredda per la riproduzione di piante del Campo dei Fiori in via di estinzione e il Centro Studi Botanici "Lombardia".

- il Parco Comunale "Leopoldo e Maria Zambeletti", si estende per 60 ettari, sulla sommità del Campo dei Fiori, con un bosco di abete rosso, impiantato all'inizio del secolo, e un bosco mistin cui predomina il faggio. Tra il 1904 e il 1908 venne impiantato dalla famiglia Zambeletti il primo lariceto d'Italia, costituito da 564mila esemplari e purtroppo in gran parte distrutto da un uragano nel 1974.