Cadegliano Viconago

Cadegliano Viconago
Foto di Danielene Bella

Situato sulle pendici del monte Mezzano, il comune è in realtà composto da sette agglomerati urbani: Arbizzo, Argentera, Avigno, Gaggio, Doneda, Cadegliano e Viconago, questi ultimi due i più ricchi di storia.

La prima notizia storica di Cadegliano è un documento del 984 nel quale un tale Ugo de loco Cadilani appare come testimone di una compravendita effettuata a Lugano. Il nome Cadilani mutò prima in Cadeliani e poi Cadegliano. Adagiato in una verdeggiante conca aperta verso il lago di Lugano gode di un panorama suggestivo sulle Prealpi ticinesi, dal monte Arbostora al monte Generoso. Numerose sono le ville con parco qui realizzate a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, come residenze di villegiatura: Villa Pellini, Villa Menotti Alfonso, Villa Pellini Pellegatta, Casa Righini, Villa Menotti e Villa Scolari.

Viconago faceva parte del feudo di Valtravaglia, concesso al conte Franchino Rusco, conte di Lugano e signore di Locarno, da Filippo Maria Visconti nel 1438. Dal 1583 il territorio passò ai Marliani, perché compreso nel feudo delle Quattro Valli, squadra di Valle Marchirolo. Rientravano nel comune di Viconago, Doneda, Cadegliano Gaggio, Argentera, Avigno e Campagna di Sotto. Nel 1893 la frazione di Campagna venne aggregata al comune di Cremenaga. Nel 1908 dal comune di Viconago si staccarono le frazioni di Cadegliano, Gaggio, Argentera e Doneda, erette in comune autonomo con il nome di Cadegliano. Nel 1928 il comune di Viconago venne aggregato al nuovo comune di Cadegliano Viconago.

Cadegliano Viconago
Foto di Franco Brunetta

Tra il '700 e l'800, a Cadegliano si contavano ben diciotto mulini, utilizzati per la macina di castagne, cereali. semi di girasoli e noci, e differentemente da altri insediamenti, edificati tutti in fila (fino a quattro) e a poca distanza tra loro. Percorrendo i viali del Parco della Argentera se ne possono ammirare ancora quattro, il cui restauro ha evidenziato gli affreschi e i fregi che li adornavano.

Parco Argentera
Foto di Davide Tomasina

Con Nadina Vannetti e il suo allascopertadelvaresotto.blogspot.com scopriamo Cadegliano Viconago e il Parco dell'Argentera

 

Da vedere:

- CADEGLIANO è la sede comunale. Qui si trovano anche la biblioteca, che ha sede nella vecchia stazione liberty opera del Sommaruga, le scuole elementari e la casa di riposo Istituto Menotti. Durante il '900 Cadegliano era molto apprezzato dai milanesi che vi costruirono numerose ville signorili

Cadegliano Viconago
Scorcio di Cadegliano in fiore
Foto di Laura Olivas

La parrocchiale, dedicata a Santa Maria, risale nella struttura originale agli anni a cavallo del 1700; venne successivamente ampliata con interventi che sono andati via via sovrapponendosi all'organismo originario. In facciata,validamente inserita nello scandito architettonico, sopra uno stupendo portale, si trova la statua della Madonna Orante. All'interno sul lato sinistro, l'affresco della Vergine col bambino, di scuola Lombarda del XVII Secolo e due riquadri di affresco rappresentanti San Domenico e Santa Rosa. Il dipinto più significativo della Chiesa è una Pala con l'Annunciazione, di scuola Lombarda del XVIII Secolo.

Cadegliano Viconago
Foto di Roberto Garoscio

- VICONAGO, la parte più antica, sorge sopra uno sprone di monte sporgente sulla valle del Tresa, domina il bacino occidentale del Lago di Lugano, con visione sui monti Generoso e Legnane all' inizio della Valtellina.

Cadegliano Viconago
Viconago - San Giovanni Battista
Foto di Laura Olivas

L'attuale parrocchiale di Viconago, dedicata a San Giovanni Battista, è stata edificata nel 1590 e consacrata nel 1607 dal Vescovo di Como Filippo Archinti, i cui simboli episcopali si notano nella lunetta del portale e nella chiave di volta superiore in pietra con relativo stemma.
L'Altare maggiore in marmi pregiati, opera di Giuseppe Rosnati, con angeli di varie dimensioni e altorilievo nel paliotto con la scena della consegna della testa di S. Giovanni  Battista, è stato trasportato a Viconago nel 1878, dopo la demolizione della Chiesa di San Giovanni alle Case Rotte di Milano.

Gli Altari laterali sono databili al tardo ottocento,mentre le statue lignee di S.Giuseppe e della Madonna Assunta sono settecentesche. l'Organo costruito da Francesco Carnesi di Luino nel 1849, ha notevole valore storico e strumentale.

L'Opera più antica conservata nella Chiesa è un lacerto di affresco con Santa Lucia, nei pressi del confessionale a destra della navata, con la scritta Messer Pietro Maria Grigh nell'Anno Domini 1607, inquadrabile come Artista nella cerchia di Isidoro Bianchi da Campione (1581-1662). Altro affresco raffigurante la nascita di S. Giovanni  Battista, che potrebbe essere dello stesso Artista,si trova sulla parete di fondo dietro l'Altare Maggiore.

Tra il 1944 ed il 1946 vennero eseguiti notevoli lavori di restauro e in quell'occasione il pittore Lucio Lecchi dipinse la Vergine assunta sopra l'Altare Maggiore ed il Pittore Tosi di Busto Arsizio, dipinse l'affresco della navata centrale raffigurante Cristo Re con i Santi Giovanni Battista e Antonio Abate.

Una nuova consacrazione della Chiesa da parte del  Vescoco di Como, Mons. Alessandro Macchi seguì questi restauri il 16 gennaio del !946. In seguito vennero collocate le artistiche vetrate su disegno di A. Zennaro di Milano raffiguranti Santi Popolari Antichi e Recenti. Da ultimo il Tempio si è arricchito di un  Altare verso il Popolo,in noce massiccio opera del Sig. Caporali di Cittiglio, che ben si accosta al pulpito scolpito finemente con le figure degli Evangelisti.

All'esterno negli anni "70 è stato sistemato il piazzale della chiesa con pavimentazione in beola grigia, a cui ha fatto seguito un camminamento panoramico.

Cadegliano Viconago
Panorama dal sagrato di San Giovanni Battista
Foto di Laura Olivas

Pregevole la parrocchiale di S. Antonio Abate (Monumento Nazionale), edificata sui resti di un piccolo oratorio alto medievale, del periodo pre-romanico, fra il 950 e il 1050. Interventi costruttivi si sono succeduti sino al XVII sec. La Chiesa fu adornata di pitture murali fin dall'epoca romanica ed altre furono eseguite nelle epoche successive. Tutte queste opere furono coperte da strati di calce, probabilmente applicati durante qualche pestilenza. I restauri hanno portato alla luce un numero considerevole di pregevoli affreschi, tra cui un intero ciclo, eseguito da Bartolomeo da Pontetresa, datato 1531. Recentemente è stata ritrovata una singolare e rarissima Trinità triandrica.

 

Cadegliano Sant'Antonio
Sant'Antonio Abate

Nel centro del paese da notare 'Casa Andina", un edificio di origine medievale, risalente ai secoli XI-XII.
Caratteristica è poi la Via Crucis a mosaico con le 15 stazioni esposte nei cortili e nei portici del borgo.

Cadegliano Viconago
Cadegliano Viconago


-AVIGNO con il suo Campanile dell'XI sec., uno dei più bei campanili romanici del varesotto. A fianco del campanile è la Chiesa di San Fedele e Beata Vergine del Carmine, probabilmente edificata su un preesistente edificio pure dell'XI secolo, di cui però non rimane più nulla per i continui rifacimenti.

Cadegliano Viconago
Foto di Marino Foina

L'Edificio, situato a pochi metri dal paese in margine all'antica strada comunale proveniente da Viconago, in posizione panoramica stupenda, dominante la valle della Tresa, si presenta all'esterno come un'aula rettangolare fornita di abside quadra con campanile incorporato sulla destra ed una sacrestia sulla sinistra. Evidente è il contrasto tra la rude bellezza della pietra a vista del vetusto campanile romanico e le pareti intonacate ed imbiancate del corpo principale, che ha subito un quasi totale rifacimento in epoca seicentesca, con successive modifiche nel XIX secolo per la trasformazione del tetto e la contemporanea aggiunta della sacrestia.

L'illuminazione interna è risolta con due sole finestre, una rettangolare a strombatura in facciata, e l'altra ottagonale nella parete di fondo dell'abside sopra l'altare. La Navata è coperta con volta ribassata in mattoni, mentre l'arco santo e l'abside sono voltate a tutto sesto con lastre di pietra.

La più antica documentazione dell'esistenza della Chiesa risale al 1352, da una pergamena di Sessa in occasione di un raduno di clero e di custodi o sacrestani, detti anche Monaci. Una fortunata ricerca presso l'archivio Parrocchiale di Viconago, ha dato conferma della trasformazione radicale della navata e parzialmente dell'abside in un periodo compreso tra gli anni 1624 e 1681. Anche il titolo originario di San Fedele venne mutato ed affiancato a quello della Beata Vergine del Carmine e col passare del tempo la festa patronale di San Fedele è stata dimenticata. All'epoca vennero anche scavatedue tombe a camera in tutta pietra, con i relativi coperchi emergenti dal pavimento in giarrone, nei pressi della porta e dei gradini del presbiterio. A documentare l'alta antichità della originaria costruzione, rimane pertanto il solo Campanile Romanico.

- ARBIZZO con la chiesa dedicata ai SS. Fedele e Silvestro, datata 1699, che all'interno conserva un affresco della Beata Vergine della Misericordia, del XVI secolo. Gli affreschi dell'abside sono invece contemporanei, del pittore Giuseppe Valerio di Milano.

Arbizzo
Foto di Danielene Bella

Arbizzo
Cortile
Foto di Marino Foina

- ARGENTERA che deve il suo nome a una vecchia miniera per l'estrazione di piombo e argento già attiva nel sec. XIII.

Il Parco della Argentera (oltre 50.000 mq di aree attrezzate a sosta e picnic) si estende sino a Lavena Ponte Tresa da un lato e Marchirolo dall'altro. La pista ciclabile che lo attraversa collega Ghirla a Ponte Tresa percorrendo in gran parte il vecchio tracciato della tramvia Varese-Ponte Tresa.

Cadegliano Parco Argentera

 


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia

 

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Cadegliano Viconago

Cadegliano Viconago
Viconago - un balcone sul Lago
Foto di Marino Foina

Viconago fotografato da Roberto Garoscio

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Viconago La Chiesa