Luigi Ganna: vincitore del 1° Giro d'Italia

Con l'arrivo della primavera, ritornano le ‘corse in bicicletta'. Prima gara importante della stagione, la Milano-San Remo cui segue da lì a poco il Giro d'Italia. Spettacolo sempre affascinante e avvincente, nonostante le ultime notissime vicende.

Gli inizi del ‘900 vedono nascere nell'opinione pubblica una nuova passione: la bicicletta . Il ciclismo muove i primi passi, nasce il giornalismo sportivo, sorgono le prime associazioni sportive. Per molti giovani, la bicicletta viene vista come lo strumento per migliorare il proprio tenore di vita
I premi delle prime corse ci appaiono oggi esigui, ma sicuramente erano importanti per i corridori di quei tempi. Per le gare con percorso superiore ai 200 km. la Gazzetta delle Sport metteva in palio allora per il vincitore 60 lire. Le strade erano in terra battuta, con un gran numero di buche e spesso i proprietari terrieri ostacolavano il passaggio dei ciclisti spargendo manciate di chiodi.

Ciononostante, la domenica, sempre più giovani inforcavano la propria bicicletta (quella che usavano tutti i giorni per andare al lavoro) e partecipavano alle gare di paese, alle prime gare provinciali e regionali. Tra questi Luigi Ganna , classe 1883, di Induno Olona. Il giovane Ganna, figlio di contadini, ogni mattina prendeva la sua bicicletta, fissava al manubrio la sua sacca contenente una pagnotta e una bottiglia d'acqua zuccherata con un po' di vino, e si recava al lavoro. A Milano. Tutti i giorni 100 km. per andare e tornare da Induno Olona a Milano per lavorare dieci ore come ‘magütt'.

Nel 1905, Luigi Ganna decide di compiere il gran salto: lascia il lavoro e si dedica interamente al ciclismo. Nel 1908 viene ingaggiato dalla Atala , con uno stipendio mensile di 50 lire. La squadra esordisce nelle corse partecipando alla seconda edizione della Milano-San Remo. Ganna giunge secondo. Il 26 Maggio dello stesso anno, al velodromo di Milano, Luigi Ganna stabilisce il record dell'ora con km. 40,405.

La terza edizione della Milano-San Remo prende il via il 4 Aprile 1909. Vi partecipano 104 corridori, tra cui i più forti atleti italiani e stranieri. Il percorso di 290 km segue l'itinerario Milano-Binasco-Pavia-Voghera-Tortona-Ovada-Rossiglione-Campo Ligure-Masone-passo del Turchino- Voltri-San Remo. Ricorderà lo stesso Ganna, nel 1946 :” Credetemi, da Milano a San Remo, in nove ore e trentadue, a quell'epoca e con quelle strade, significava non aver dormito sul percorso . Non solo si classificò primo, ma riuscì anche a polverizzare il record di Luciano Mazan, vincitore della prima edizione.

Nel 1909 viene organizzato il primo Giro d'Italia . La corsa è in otto tappe per una lunghezza di 2448,5 km. La classifica è a punti: 1 punto al primo classificato, 2 al secondo, 3 al terzo, e così via. Alla partenza si presentano 127 atleti. Tutti hanno una bisaccia di cuoio fissata al manubrio con il cibo, una bottiglia di acqua e una di vino o grappa. Al traguardo di Milano, il 30 Maggio, arrivano in 50 e Luigi Ganna vince con 25 punti.

Il sogno di Ganna era comprarsi una casa e aprire una piccola fabbrica per la costruzione di biciclette. Con la vittoria al Giro d'Italia “ i mattoni per la casa c'erano tutti ”.

Il 29 Agosto 1909 diventa primatista italiano dei 50 km in 1 h 7'21”.

Il 1909 è stato l'anno che ha impresso una svolta decisiva a tutta la mia vita. Ho vinto il primo Giro d'Italia in bicicletta, mi sono sposato ed ho comperato la casa e la piccola officina che doveva col tempo creare le machine per i nuovi campioni del pedale. Ancor oggi, che sto per avvicinarmi alla settantina, abito quella casa e intorno a me c'è il rumore della fabbrica dove ogni mattina vado ad osservare telai, a toccar con mano manubri e forcelle…il simbolo più caro della mia esistenza.”

Nel 1912, di pari passo con le vittorie ciclistiche, realizzò la sua prima produzione di biciclette: 250. Per lanciare la bicicletta Ganna , Luigi Ganna si iscrisse alla Gran Fondo - 600 km : “ La mia attività era per tre quarti assorbita dal lavoro. Stavo lanciando la mia bicicletta e volevo che questa uscisse dalla mia modesta officina per entrare nell'agone sportivo con tutti gli onori. … Tutti i miei compagni del tempo si allenavano duramente…Mi preparai intensamente, senza per altro fare nulla di speciale. Soprattutto curai di allenarmi alle molte ore di sella, data la prospettiva di oltre venti ore continue di bicicletta e al sabato del 7 Settembre mi presentai alla partenza a Rogoredo con altri 31 corridori. Si partì alle 16. Come se si dovesse disputare una corsa di un centinaio di chilometri…” Luigi Ganna vinse. Il successo nella gran fondo aveva avuto per me un'importanza enorme. Avevo vinto con la mia bicicletta e la vittoria aveva avuto larga ripercussione nel mondo ciclistico…”

Lo stesso anno, Carlo Oriani vinse il Giro di Lombardia con una bicicletta Ganna . Nessuna campagna pubblicitaria avrebbe potuto essere migliore. Venne costituita la squadra della “Ganna” , nelle cui fila, dal 1951 al 1954, correrà Fiorenzo Magni. L'attività sportiva della “Ganna” cessò con l'abbandono di Magni, anche se le biciclette Ganna continuarono a correre con i colori della neonata IGNIS di Luigi Borghi.
Nel 1926 alla fabbrica di biciclette affiancò quella di motociclette. Il 2 Ottobre 1957 morì a Varese Luigi Ganna, il vincitore del 1° Giro d'Italia. A lui è stato dedicato il velodromo di Masnago.

 

Lidia Zaffaroni

Pubblicato su Lombardiainrete 19/09/2013

Ganna - Primo Giro d'Italia

** Tratto da “Ganna - il campione, le gare, le motociclette” di Ernesto Restelli - LVG