Palude Brabbia


Lipu Brabbia

http://www.lipupaludebrabbia.it


Foto di Ulisse Piana


Riconosciuta zona umida di importanza internazionale nel 1984, la ZPS IT2010007 "Palude Brabbia", è costituita da oltre 450 ettari di canneti, stagni, aree fangose a sud del Lago di Varese, e rappresenta uno degli esempi meglio conservati di torbiera piana pedemontana dalla lontana origine glaciale.

L'area della Palude Brabbia è di origine post-glaciale, risalente a 20.000 anni fa e ha avuto origine da un antico ecosistema lacustre che comprendeva gli attuali lago di Varese, di Comabbio e di Biandronno, con un livello dell'acqua più alto dell'attuale di almeno 20 metri. Emissario di quel sistema, era con ogni probabilità il torrente Acquanegra, che recapitava direttamente nel Verbano. Col tempo l'acqua si è aperta la strada verso sud, erodendo l'incile del Bardello, e tutto il grande ecosistema lacustre, si è abbassato di circa 20 metri lasciando scoperta una zona paludosa compresa tra il lago di Varese ed il lago di Comabbio: l'attuale Palude Brabbia.

Le prime tracce della presenza dell’uomo in quella che oggi è la Palude Brabbia risalgono all’epoca preistorica, come testimoniano i numerosi reperti archeologici. Nel 1847 venne avviata l'estrazione della torba, attività che incise profondamente sulla morfologia del territorio e che continuò, con fasi alterne, sino al 1950.

Ha un'estensione di circa 4 kmq e intercalata dai "chiari", fossi di vecchia origine derivati dall'estrazione della torba, si può ammirare la vegetazione tipica delle zone umide insubriche. Nelle zone paludose costantemente allagate crescono l'ontano nero ed alcune specie di salici; dove il terreno è più asciutto, la farnia o quercia gentile. Numerose sono le piante carnivore, come la drosera e l'utricularia, le ninfee, i gigli di palude, i loti, le viole palustri.

La fauna è rappresentata da ben 170 specie di uccelli, 26 specie di mammiferi, otto di rettili e sette di anfibi. Le rarità sono rappresentate dalla Moretta Tabaccata, che nidifica ormai con regolarità nella palude, la Rana di Lataste e la Puzzola. Numerosi sono anche gli aironi, che nidificano con tranquillità in questa area protetta.

A partire dal 1994, la gestione della Riserva è stata in parte affidata alla LIPU, che vi ha creato un'Oasi. All'ingresso di Inarzo è possibile visitare un'Aula Didattica, un piccolo museo in cui è possibile ammirare la storia e la vita dell'Oasi.

Attorniano la Palude Brabbia i Comuni di Casale Litta, Cazzago Brabbia, Inarzo, Ternate, Varano Borghi.

Palude Brabbia
Foto di Cristina Nai Fovino

Palude Brabbia
Foto di De Fish

Palude Brabbia
Foto di Filippo Fidanza

La ZPS IT 2010007 "Palude Brabbia" (Ente gestore la Provincia di Varese) è stata designata quale Riserva Naturale Regionale, Sito di Importanza Comunitaria, Zona umida di importanza internazionale secondo la Convenzione di Ramsar, IBA – Important Bird Area, Area Prioritaria per la Biodiversità in Lombardia, elemento primario nella Rete Ecologica Regionale e come elemento di connessione tra Parco Campo dei Fiori e Parco del Ticino.