Sapori d’autunno e profumo di castagne: le sagre che hanno animato il Varesotto nel 2025

Quando le foglie iniziano a tingersi di colori caldi e l’aria si fa più frizzante, il territorio varesino riscopre immancabilmente i suoi riti gastronomici più attesi. L’autunno 2025 non ha fatto eccezione, confermandosi una stagione di grande partecipazione popolare attorno ai sapori primari della terra. Il profumo del mosto e, in modo particolare, quello inconfondibile delle caldarroste, ha segnato i fine settimana di ottobre e si appresta a proseguire per buona parte di novembre. Questi appuntamenti non sono semplici eventi culinari; rappresentano un tessuto sociale vivo, un momento di aggregazione che si rinnova di anno in anno. La tradizionale castagnata Varese, nelle sue molteplici declinazioni locali, si è confermata un catalizzatore per famiglie e visitatori, un rituale che celebra l’identità del territorio.

Un calendario ricco tra castagne e tradizioni

Il calendario di quest’anno è stato particolarmente denso, a riprova della vitalità delle associazioni locali. Un esempio emblematico è arrivato da Viggiù, che ha trasformato la sua Piazza dei Caduti in un centro di festa quasi continuativo. Con un programma esteso dal 4 ottobre fino al 16 novembre, le “Castagnate Viggiutesi” hanno visto un’alternanza virtuosa tra le diverse realtà del paese, dagli Alpini all’Oratorio, dall’Avis alla Filarmonica Puccini. Questa formula ha garantito un’animazione costante, unendo la degustazione a momenti musicali e conviviali.

Altrettanto significativo è stato l’approccio di Brinzio, suggestivo borgo ai piedi del Campo dei Fiori. Qui, oltre alla castagnata offerta ogni domenica, l’attenzione si è concentrata sulla riscoperta delle tradizioni più antiche. L’appuntamento clou del 26 ottobre, la “Festa attorno alla Gra“, ha permesso a molti di osservare da vicino il funzionamento del tipico essiccatoio in muratura, un’occasione preziosa per comprendere la filiera tradizionale della lavorazione della castagna.

Anniversari storici e il richiamo della zucca

L’autunno 2025 ha segnato anche un traguardo importante per l’Ottobre Caldanese, che ha celebrato quest’anno la sua cinquantesima edizione. Un anniversario così significativo ha richiamato un folto pubblico, confermando l’affetto per una sagra storica che ha saputo rinnovarsi mantenendo salde le proprie radici comunitarie. Ma ottobre non è stato solo il mese della castagna. La stagione ha celebrato degnamente anche la zucca, indiscussa protagonista di molti piatti autunnali.

Il Varesotto ha risposto con due eventi principali. Agra, nell’Alto Verbano, ha concentrato nel weekend del 18 e 19 ottobre la sua tradizionale Festa della Zucca, attirando visitatori con bancarelle, laboratori e specialità gastronomiche. Gavirate, invece, ha scelto di dedicare ben tre domeniche consecutive (5, 12 e 19 ottobre) a questo ortaggio, animando il suo lungolago con mercatini, spettacoli e una ricca offerta di piatti a tema, a dimostrazione della grande versatilità del prodotto.

Un bilancio positivo per il territorio

Il bilancio di queste settimane di festa è decisamente positivo. L’autunno 2025 ha confermato la vitalità delle Pro Loco e delle associazioni del Varesotto, capaci di mobilitare energie e di creare eventi che sono, al tempo stesso, un’importante attrazione e un servizio prezioso per la comunità. Queste sagre, lontane dal folklore fine a sé stesso, mantengono vivo un legame autentico con il territorio e con i cicli stagionali, un patrimonio culturale e sociale che il pubblico ha dimostrato, ancora una volta, di apprezzare e sostenere con entusiasmo.