Gallarate investe nella sicurezza nei parchi: attive quattro nuove colonnine SOS

Quattro nuovi dispositivi d’emergenza sono stati installati in alcuni dei parchi più frequentati di Gallarate, con l’obiettivo di offrire un supporto immediato a chi si trova in difficoltà, anche quando non ha con sé un cellulare. L’iniziativa, presentata ufficialmente sabato 21 giugno al Parco Don Giussani, si traduce in un segnale concreto di attenzione alla sicurezza urbana e alla qualità della vita nei luoghi pubblici della città.

Le nuove colonnine SOS sono state pensate proprio per situazioni critiche: un malore, un momento di disorientamento, o semplicemente la necessità di richiedere aiuto senza poter accedere a un telefono. Basta premere un pulsante, e il collegamento diretto con la Polizia Locale viene attivato. L’idea è semplice, ma l’impatto può essere grande perché in certi frangenti, ogni secondo conta e poter agire subito fa la differenza. Non si tratta solo di tecnologia ma una scelta politica e sociale, rivolta soprattutto a chi è più fragile o si trova in una condizione di emergenza. E come ha ricordato il sindaco Andrea Cassani, è anche il compimento di una promessa fatta ai cittadini.

Le nuove postazioni sono già in funzione da qualche giorno e sono state collocate in quattro aree ben precise, tutte scelte con grande attenzione:

• Parco Don Giussani in via Trombini;
• Lato pesa pubblica di viale Milano;
• Parco Bassetti in via Carlo Noè;
• Area verde di via delle Rose.

Questi luoghi sono stati selezionati perché frequentati ogni giorno da famiglie con bambini, anziani, studenti, persone che fanno sport o semplicemente si godono una passeggiata. Proprio per questo, il Comune ha deciso di installare i dispositivi in punti centrali, dove la loro presenza può davvero rappresentare una rete di sicurezza.

Il progetto ha un costo complessivo di circa 9.500 euro, cifra sostenibile ma che dimostra come anche un investimento relativamente contenuto possa generare un impatto importante. Queste colonnine non sostituiscono il presidio umano né l’educazione civica, ma sono un alleato in più per affrontare piccoli e grandi imprevisti, quando ogni minuto può fare la differenza.