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Carnago


Carnago

Carnago è una cittadina industriale situata tra le valli dell'Arno e dell'Olona in un territorio ricco di prati e boschi cedui, sulla parte meridionale della collina morenica di origine glaciale che si estende da Morazzone a Cassano Magnago.

Pare che l'origine del nome derivi da una tribù celtica, i Carnuti, che si insediarono nella zona.

Nel 1582 Carlo Borromeo trasferì la prepositura da S. Giovanni Evangelista di Castelseprio alla parrocchia di S. Martino in Carnago, che conserva al suo interno un affresco quattrocentesco proveniente dalla chiesa di Santa Maria Foris Porta di Castelseprio.

Nel 1650, la comunità di Carnago, per non essere più infeudata, riscattò le terre acquistando le cedole poste in vendita dalla Regia Camera dopo la morte di Francesco Maria Carnago, avvenuta senza eredi.

Nel 1928 Castelseprio e Rovate, diventano frazioni di Carnago, ma nel 1947 Castelseprio ritorna comune autonomo.

In località Carbonolo, sorge il Centro Sportivo Milanello, nato nel 1963 e storico centro di allenamenti della società calcistica A.C. Milan.

Da vedere:

- la PREPOSITURALE DI SAN MARTINO, divenuta nel 1620 SANTUARIO DELLA MADONNA DEI MIRACOLI a seguito di un evento miracoloso del 1619, ha origini molto antiche. Nel 1415 la nobile famiglia De Carnago vi istituì una Cappella dedicata alla Natività di Maria Vergine e a S. Giovanni Battista. La famiglia Macchi, fece costruire una cappella dedicata alla Concezione di Maria Vergine e il notaio Gian Donato Macchi fece affrescare, nella seconda metà del 1400, quella che diventerà in seguito la “Madonna dei Miracoli”.
Oltre all'affresco della Madonna Miracolosa, conserva un affresco della Natività e un crocefisso ligneo del XV secolo provenienti dalla Chiesa di Santa Maria Foris Portas di Castelseprio.
Nel 1855 venne restaurata dall'architetto Giacomo Moraglia e e solennemente consacrata nel 1858 dal vescovo Carlo Caccia Dominioni. Nel 1895 è stato innalzato a 52 mt. il campanile.

Carnago
Foto di Stefano Pasqualetti

- la CHIESA DI SAN ROCCO, edificata nel 1524 per devozione del popolo, venne restaurata verso la fine dell'800.
Conserva un affresco (XVII sec.) raffigurante Cristo Crocefisso con Maria Addolorata e Santa Caterina d'Alessandria e una statua lignea di San Rocco. L'edificio non è più utilizzato per il culto, ma è sede di attività culturali.

Carnago San Rocco


- la CHIESA DI SAN BARTOLOMEO APOSTOLO, a Rovate, anch'essa del XIII sec. ed elevata a parrocchia nel 1582 da San Carlo Borromeo.
Si presume sia stata edificata come chiesa privata della famiglia Martignoni e solo in seguito divenuta cappella plebana. Il campanile venne alzato e dotato di orologio nel 1951.

Carnago San Bartolomeo

- l'ORATORIO DI SANT'ANTONIO, in località Carbonolo edificato nella prima metà del '700 da Leopoldo Rusnati, proprietario della cascina Carbonolo. Conserva una tavola raffigurante il Santo.

 

 


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia

 

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Carnago


San Martino
Foto di fil@va


Foto di Angela Garegnani



Nell' Antiquario della Diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini - 1828 - si legge:

Questa terra, sede una volta dei Carnuti, se vuolsi credere ad alcuni scrittori, fu membro della pieve del Seprio, rovinato il quale, divenne Carnago la plebania, e s. Carlo vi pose anche la collegiata, la quale dopo 38 anni fu in parte trasferita alla basilica Ambrosiana dall'arcivescovo cardinal Federico per formare il capitolo secondario: la terza parte dei fondi poi fu applicata alla biblioteca Ambrosiana , ed altra parte servì a stabilire la congrua del proposto, del coadjutore, ed altri beneficiati titolari in Carnago. La soppressione della collegiata di Carnago avvenne propriamente il 6 ottobre 1611 per breve del pontefice Paolo V. La chiesa prepositurale è assai vaga sul disegno del Mangone, cona atrio maestoso eretto di recente. Si conserva esposta sull'altar maggiore un'antica immagine di Maria, assai venerata da tutto il vicinato per legrazie che ivi si ottengono ad intercessione della medesima. La nobile famiglia Carnaga vi è originaria.