Caronno Pertusella

Caronno Pertusella

Situato al limite sud-orientale della provincia di Varese, a circa 19 km. da Milano, è costituito da tre frazioni Caronno, Pertusella e Bariola.

L'antico nome con cui veniva indicato, Callaonum, deriva probabilmente da "Caloni", i servi militari che si occupavano del trasporto delle armi e dei viveri delle truppe romane.

Il primo documento in cui viene citato Caronno è un atto di donazione del 15 agosto 903 in cui Maniverto, diacono di Origgio, dona al Monastero di Sant'Ambrogio i beni che possedeva in Callaonno.

In un atto di vendita di alcuni terreni, datato 1095, "Callaonum" appare modificato in ''Kalonno''. Nel 1116 muta in "Calono" e nel 1136, a proposito dell'acquisto di un campo, diventa Caronno.

Caronno è nominato nel trattato di Reggio (11 febbraio 1185) nella descrizione dei confini dell’antico contado rurale del Seprio fatta dall’Imperatore Federico Barbarossa.

In un documento del 1521 si nomina invece, per la prima volta, "capsina de Pertusellis", proprietà di una famiglia latina del luogo dal cui nome si presuppone  derivi "Pertusella".

Nel XII sec. il "loco et fundo de Calono" era costituito da un "castrum" e da una "villa" circondata da un fossato.

"Foris, prope villam" sorgeva il Monastero femminile di San Pietro, appartenente alla famiglia benedettina Fruttuariense, di cui oggi rimane solo l'arco di ingresso al monastero, visibile a metà di via San Pietro. L'importanza del monastero e il suo influsso sulle vicende caronnesi nel Basso Medioevo perdurarono sino al 1474 allorché le ultime due monache vennero trasferite nel monastero di Santa Margherita a Milano, che incamerò le proprietà di San Pietro. Alla fine del 1700 i beni vennero requisiti dallo Stato e venduti come case coloniche.

Caronno P. Arco monastero


Per tutto il secolo XVI padroni indiscussi del piccolo borgo rurale furono Cesare, Cristoforo e Bernardo Omati appartenenti a una famiglia milanese di notai e uomini d'arme. Una parte dei beni della famiglia passò per vincoli matrimoniali ai Rajnoldi che nel 1649 acquisirono l'investitura del feudo con il titolo di conte.

Dopo l’avvento dell’Unità d’Italia con regio decreto del 26 luglio 1863 il comune si chiamò Caronno Milanese, per distinguerlo da Caronno Varesino.

Nel 1869 il vicino comune di Cassina Pertusella fu soppresso e unito a Caronno in un'unica entità amministrativa. Il 29 gennaio 1940, un regio decreto stabilì la nuova denominazione del comune in Caronno Pertusella.

Con la costruzione della Ferrovia Nord-Milano, inaugurata nel 1879, Caronno iniziò a trasformarsi da borgo agricolo a centro industriale.

Sorsero le prime filande e tra queste ebbe grande importanza lo stabilimento di filatura della seta, di proprietà dei fratelli Gadda: Giuseppe (già Ministro dei Lavori Pubblici dal 1869 al 1873, nel gabinetto Lanza Sella) e Francesco che portò alla direzione della filanda nel 1873 Francesco Ratti, padre di Achille Ratti, futuro Papa Pio XI.

Nella vecchia "filanda" divenuta in seguito calzificio, vi è ancora, all'esterno delle stanze che la famiglia Ratti occupò, una lapide a ricordo:
"In questa casa visse con la famiglia sua gli anni dell'età giovanile Achille Ratti, ora Pio Papa XI Pontefice Massimo, esempio di figliale lealtà, confortò in morte coi Sacri Carismi il Padre suo Francesco esercente questo opificio serico, venuto meno alla vita il 14 luglio 1881".

Caronno P. Lapide Ratti


Da vedere:

- la CHIESA DI SANTA MARIA DELLA PURIFICAZIONE (Chiesa Nuova), edificata a partire dal 1483 per volere di Giorgio Turri e Gerolamo Spaldi, fondatori di una confraternita dedita alle opere di carità, probabilmente come ampliamento di un oratorio più antico.

San Carlo Borromeo volle che fosse destinata anche alla catechesi dei bambini e nel 1596 il Cardinal Federigo Borromeo la trasformò da cappella di un ente ecclesiastico nella sede di un sacerdote coadiutore del parroco.

Di rilevante importanza artistica sono i dipinti del presbiterio: la pala dell’altare di Bernardino Campi (1560), che raffigura la Presentazione di Gesù al tempio, e il ciclo di affreschi di Giovan Paolo Lomazzo (1566); questi ultimi rappresentano “Lo sposalizio della Vergine”, La “Natività”, l’“Adorazione dei Magi”, la “Fuga in Egitto”; nella volta i quattro evengelisti sembrano dare fondatezza biblica agli eventi del ciclo pittorico. Pregevoli sono anche gli affreschi dell’arcosolio attribuiti a un artista della cerchia di Giovan Battista De Advocatis.

Caronno P. Chiesa Nuova
Foto di Pietro Volonté


All’esterno della Chiesa, sull’angolo della piccola piazza e la via Adua, sorge l’edicola della Madonna del Latte. La costruzione, che si fa risalire al XVII secolo, fu presumibilmente eretta per proteggere il preesistente affresco che rappresenta la Vergine che allatta il Bambino, attribuibile all’ambito della bottega De Advocatis per la somiglianza con gli affreschi dell’Arco trionfale della vicina Chiesa Nuova.

Caronno P. Madonna Latte
Foto di Rosanna Carbone

- l' ORATORIO DI SAN BERNARDINO, a nord del centro abitato, venne edificato per lascito testamentario di Pietro Omati, ricco cittadino milanese che, nel suo testamento del 1500, espresse il desiderio di poter costruire a Caronno, su un terreno di sua proprietà, una chiesa dedicata a San Bernardino e, vicino ad essa, una casa per il sacerdote.

Dai resoconti delle visite pastorali, già nel 1583 risultava essere un po’ trascurato. Nei primi anni del 1600 fu decorato in ogni sua parte. Nel 1867 vennero abolite le Cappellanie e l’oratorio venne in seguito adibito ad uso di bigatteria per la coltivazione dei bachi da seta.

Nel 1902, a conclusione di una annosa vicenda, l'Oratorio diviene di assoluta proprietà della patrona Donna Teresa Caccia di Romentino. Viene trasformato in casa colonica. Demolito il piccolo campanile, la campanella fu donata alla Chiesa Nuova. L'edificio adibito ad abitazione fu oggetto di ristrutturazioni e modifiche. Nel 1949 fu costruito un locale in sopralzo a quello che era il presbiterio della chiesa.

Dal 2000 lo stabile è tornato di proprietà comunale. Per la visita chiedere info al palazzo comunale in piazza Aldo Moro.
Gli affreschi molto ben conservati e restaurati nel 2012, sono di epoca quattro - cinquecentesca.

Caronno P. San Bernardino
com'era...

Caronno P. San Bernardino2
com'è

 

- la CHIESETTA DI MARIA IMMACOLATA, edificata nei primi anni del '900, per anni luogo di preghiera per gli oratori maschili e femminili, dal 1975 è stata aperta alla comunità. Sopra il portale d’entrata, una lunetta in terracotta che rappresenta la Madonna di Fatima, realizzata dall’artista Gianluigi Callon, autore anche delle vetrate interne che raffigurano l’Annunciazione, la Natività e altre scene relative alla vita della Madonna.

Caronno P. Oratorio Immacolata
foto di Fil@va

- la CHIESA DI SANTA MARGHERITA, nella versione attuale è una rimodellazione ottocentesca (1885-1893), a opera dell’architetto Alfonso Parrocchetti, in forme tardo neoclassiche, della versione cinque-seicentesca dell’edificio, costruito tra il 1580 e il 1630.

Il campanile è stato ricostruito (1913–1920, arch. Giulio Grassi) dopo il danneggiamento dell’antica torre cinquecentesca provocato da un ciclone il 23 luglio 1910.

Caronno P. Santa Margherita

- l'EDICOLA DEL LAZZARETTO, dedicata alla Madonna del Carmine, sorge ai margini del parco dei Lura, nell'area presumibilmente dedicata ad accogliere i malati di peste. Più volte rimaneggiata (XIX-XX sec.), all’interno affreschi di una Madonna con bambino, San Carlo e Madre Teresa di Calcutta, (oggi Santa Teresa). All’esterno, protetti da una grata di ferro, San Maurizio, (santo protettore degli Alpini) e Santa Barbara, protettrice degli Artiglieri e Vigili del Fuoco.

Caronno P. Lazzaretto

 

- il MUSEO ONDA ROSSA, fondato e curato dall’Avv. Pierantonio Giussani, esposizione di vetture sportive italiane: Ferrari, Maserati, Alfa e Lamborghini con una sezione dedicata al modellismo d’arte.


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia

 

- Approfondimenti sulla storia di Caronno Pertusella: Centro Culturale 'Eugenio Peri' e la pagina Itinerari Caronnesi sul sito del Comune

- Caronno Pertusella, negli anni 2000 è balzata agli onori della cronaca per il superamento di diversi record da Guinnes: il tiramisù più grande del mondo (2007), la millefoglie più grande del mondo (2009) e la partita di softball più lunga del mondo (120 ore nel 2010).

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Caronno Pertusella