Caronno Varesino

Caronno Varesino Municipio
San Vincenzo e Municipio (sulla destra)

Situato tra la Val d'Arno e la Valle Olona, tra Gornate Olona e Castelseprio, è centro prevalentemente agricolo caratterizzato in passato da una forte migrazione. L'abitato è costituito principalmente dagli agglomerati storici di Caronno centro, Travaino, Stribiana e Palani, e da più recenti estensioni di nuclei residenziali che si sviluppano fino ai confini con i paesi limitrofi.

Negli statuti delle strade e delle acque del Contado di Milano è indicato con il nome di Caronno Ghiringhello (Caronno d'i Ghiringheli) apparteneva alla pieve di Castelseprio e rientrava nelle comunità che contribuivano alla manutenzione della strada di Rho. Nel 1816 a seguito della compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, il comune di Caronno Ghiringhello venne inserito nel distretto XXII di Tradate.

Le numerose ricche residenze sparse per la collina testimoniano come Caronno fosse un tempo meta di villegiatura estiva di ricche famiglie milanesi.


Caronno V. Villa Magnoni
Villa Magnoni

Nella parrocchiale dedicata a S. Vincenzo si conserva un San Carlo del Morazzone e un bellissimo altare barocco sei-settecentesco di Bernardino Castelli. Si presume che il campanile fosse in origine un'antica torre di avvistamento e segnalazione, accanto alla quale alcuni membri dell’aristocrazia carolingia del luogo fecero costruire un oratorio privato che oggi è parte della Chiesa Parrocchiale.

Caronno V. San Vincenzo
  Caronno V. San Vincenzo

Caronno V. San Vincenzo
L'altare di Bernardino Castelli

La chiesa di San Cristoforo, sulla piazza di Travaino, conserva sui pilastri dell'arco sopra l'altare due affreschi che la fanno datare al 1417. Singolare la statuina con la reliquia di San Tigre nella cappelletta a destra dell'ingresso. Nei secoli successivi subì ampliamenti e aggiunte, nel 1933 vennero effettuati dei lavori di restauro che portarono alla luce i due affreschi di santa Apollonia e Santa Lucia risalenti al 1400.

Caronno Varesino

 


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia

 

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Caronno Varesino

 



Nell' Antiquario della Diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini - 1828 - si legge:

CARONNO prese il suo nome, sevogliamo credere, o dal culto particolare che qui prestavasi a Caronte, o dagli antichi Caloni, servi militari, che qui ebbero stanza, obbligati a recare le legna necessarie alla milizia. I Ghiringhelli, oriondi della Germania e qui diramati, aggiunsero al paese il soprannome di Ghiringhello. La famiglia Bianchi, orionda di Velate, già da tre secoli vi fiorisce e tiene il primo luogo nell'estimato. La parrocchiale di s. Vincenzo, di vago disegno del celebre Mangone, è fornita di preziose pitture, fra cui un quadro di s. Carlo del Morazzone. Sono fini gli intagli del pulpito e dell'altar maggiore, opera del Castelli. Nella sagristia, dove era anticamente la chiesa di s. Vincenzo, si vedono antiche pitture. La patronale antica del Salvatore era dove ora è la casa parrocchiale. Avvi tradizione essere qui stato un monastero, e forse un avanzo era il consorzio delle Orsoline, che qui pochi anni sono fioriva.

TRAVAJNO, così detto forse dalla sua situazione tra valli, dipende da Caronno colla chiesa di s. Cristoforo, in cui si conserva il corpo di s. Tigri, e si venera un'immagine di Maria che esisteva nella rovinata chiesa di s. Geronzio.