Comabbio

Comabbio

E' situato tra i due laghi glaciali di Monate e di Comabbio, in un avvallamento tra il colle su cui sorge la parrocchiale di S. Giacomo con il Santuario della Madonna del Rosario e il Monte Pelada (m 471).

I primi insediamenti documentati risalgono probabilmente all'età neolitica con stazioni di palafitte scoperte in entrambi i laghi. Lungo la strada per Mercallo è stata rinvenuta una necropoli romana (databile al I sec. d.C.) a testimonianza dell'esistenza di un villaggio romano. I reperti archeologici di epoca imperiale rinvenuti ai primi del '900 sono andati perduti.

Intorno al 960 la Pieve di Brebbia, di cui faceva parte Comabbio, venne ceduta dall'imperatore Ottone I all'arcivescovo di Milano Valperto, quale riconoscimento dei servigi resi dal prelato al neoeletto imperatore. All'epoca Comabbio venne infeudata alla famiglia de Curte di Brebbia.

Di incerta proprietà è invece il castrum, risalente al X secolo per il quale l'ipotesi più accreditata lo verrebbe edificato da un consorzio di ricchi proprietari fondiari, poi in seguito ceduto alla famiglia de Curte. La sua struttura era quella del comune-castello-recinto, ossia una possente cinta muraria di cinque metri per uno di spessore cui erano annesse due torri, l'una d'avvistamento e l'altra con funzione di porta del villaggio. Parte delle mura sono ancora visibili e perfettamente integre. All'interno delle mura vi era un abitato più recente, il vicus, mentre il più antico, la villa, si stendeva sul lato sud-est del castrum.

Sulla riva del lago si trova una ghiacciaia, dove veniva raccolto il ghiaccio in inverno per conservare il pesce. Poco distante inizia un dedalo di canali e piccoli bacini, navigabili, dovuti allo scavo della torba.

Sulla sommità del colle e raggiungibili unicamente percorrendo la Via Roma, una strada a senso unico, oppure la grande scalinata in sasso e selciato, costruita tra il 1817 ed il 1824 su disegno dell’ing. Luigi Rossi della Cassina Framartino, e totalmente restaurata nel 1986, sorgono i due edifici religiosi più importanti di Comabbio: la parrocchiale San Giacomo e il Santuario alla Vergine del Rosario.
Questa doppia presenza risulta già citata nel “LIBER NOTITIAE SANCTORUM MEDIOLANI” di Goffredo da Bussero, XIII sec., anche se allora avevano nomi diversi: la chiesa di S.Maria (odierna parrocchiale) e la chiesa di S.Giacomo di Alfeo, costruita sul terreno dove sorge l’odierno santuario e che, almeno inizialmente, poteva essere la chiesa parrocchiale, probabilmente adibita a cimitero, con quattro sepolcri al di sotto di un pavimento in mattoni, due per la comunita’ e due riservati alla nobilta’ del paese.
Nel 1607, nella chiesa di San Giacomo venne fondata la Cappellania della Concezione della Beata Vergine Maria. Nel 1609 risulterebbe la richiesta della popolazione al Cardinal Borromeo di poter riedificare la chiesa romanica di San Giacomo. Probabilmente risale a quell'epoca il cambio di nome tra i due edifici, con la vecchia parrocchiale di San Giacomo Alfeo divenuta chiesa della Madonna del Rosario.


Foto di Marco Ferraro
Chiesa di S. Giacomo e Santuario Beata Vergine del Rosario

 

Da vedere:

- la PARROCCHIALE DI SAN GIACOMO MAGGIORE, visitata nel 1574 da San Carlo Borromeo e risistemata nel 1596 e 1610. La pianta rettangolare è a una sola navata, il tabernacolo sopra l'altare maggiore è in legno dorato scolpito, sull'altare verso il presbiterio si ammirano dei paliotti in scagliola a tre scomparti eseguiti da G.B. Rapa nel 1739. La Cappella dell'Immacolata è del 1606. Accanto alla chiesa parrocchiale sorge il Santuario della Beata Vergine del Rosario.

- il SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DEL ROSARIO, edificio di tipo romanico a unica navata a pianta ottagonale con abside semicircolare e paramento esterno incompiuto. L'altare è decorato da paliotti in scagliola con l'immagine delle Madonna del Rosario. Ultimata nel 1934, la scalinata che porta al Santuario è composta da quindici gradini che ricordano i quindici Misteri del Rosario.

- la CHIESA DI SAN ROCCO, edificata nel sec. XV, demolita e ricostruita identica nel 1960 per il passaggio della strada Vergiate-Besozzo. Gli affreschi interni sono stati strappati dalla chiesa originaria e ricollocati nella nuova.

Comabbio San Rocco
La nuova Chiesa di San Rocco

- la CAPPELLA DELLA MADONNA, costruita sulla preesistente chiesetta di San Macario, custodisce una statua in legno dipinto della Madonna Addolorata.


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia

 

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Comabbio

 

Nell' Antiquario della Diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini - 1828 - si legge:

COMABBIO, forte una volta per un castello, sta cinto da una catena di monti, ed ha al settentrione l'aspetto delle colline Varesotte. Nel 1005 un certo Biadone, che qui abitava, donò alla basilica Ambrosiana ed alla mensa arcivescovile alcuni suoi fondi, ritenuto l'usufrutto per sè e per i suoi eredi, coll'obbligo di pagare ogni anno nella festa della Deposizione di S. Ambrogio un denaro, ponendolo sull'altare della detta basilica. Nel 1337 erano qui molte famiglie Besozzi, dalle quali eleggevasi il parroco.