Galliate stemma

Galliate Lombardo

Galliate panorama

Situato sulla sponda meridionale del Lago di Varese, è un piccolo centro residenziale, con un bel nucleo di case antiche sulla collina. Il ritrovamento di una tomba romana, presso la località Vigna Lunga, porta a supporre che questa zona fosse abitata sin da tempo antico.

La prima citazione del toponimo è stata rinvenuta in un documento del 1199 in cui Giacomo Visconti di Malnate è indicato quale 'consul de loco Galliate' . Negli statuti delle strade e delle acque del Contado di Milano del 1346 'Gayà cum Galliono' contribuiva alla manutenzione della strada di Rho e apparteneva alla pieve di Varese. Nel 1538 il comune venne infeudato a Egidio Bossi.

Nel 1874 si scorgevano ancora i ruderi di un castello detto "Gallione", distrutto durante le guerre tra Visconti e Torriani per la supremazia su Milano, brandelli di mura smozzicate ricoperte dai rovi e i resti della base del torrione notevole per lo spessore delle pareti che potevano testimoniare di una costruzione dalla considerevole altezza.

Galliate Lombardo

La chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, a lato della strada principale che conduce nella piazza del paese, citata sin dal 1289 nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero, risalirebbe al 1199. L’aspetto attuale della chiesa non è quello originario, bensì il risultato di una ristrutturazione effettuata nel XIX secolo, resa necessaria poiché l’edificio, assieme all’altra chiesa di Santo Stefano, venne distrutto dalle truppe francesi durante una delle loro discese in terra italiana. E quindi la chiesa venne riedificata “in forma quadrangolare con cupola” e sostituì la parrocchiale di Santo Stefano. Tra l’altro, è stato scoperto un cunicolo con dei loculi per le sepolture, il che induce a credere che l’edificio, in passato, fosse adibito a convento. Infine, anche il campanile che si può ammirare oggi è stato ricostruito nel 1865, in sostituzione del precedente, e nel 1989 ha goduto di un nuovo restauro. All’interno, resti di affreschi del tardo Quattrocento nel braccio destro del transetto su una muratura appartenente ad un precedente edificio ampliato.


Foto di Giancarlo Tiranti

Altro edificio interessante è Villa Bellardi, con una serra giardino e la Chiesetta di San Carlo: si ritiene fosse la residenza di caccia del duca Francesco III d'Este, signore di Varese. Dal parco splendida vista sul lago di Varese. La serra giardino ospita oggi un noto ristorante.

Gallaite Lombardo Villa Bellardi

La Fattoria Gaggio è un agriturismo, fattoria didattica, sulle sponde del lago di Varese con ampi prati, animali al pascolo e un panorama mozzafiato sul lago e sul sacro monte di Varese.

Galliate Lombardo  Fattoria Gaggio


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia

 

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Galliate Lombardo

 

Galliate Lombardo Galliate Lombardo

Foto di Mara Samiolo

Foto di Mara Samiolo

 


Nell' Antiquario della Diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini - 1828 - si legge:

GAGLIATE era quattro secoli fa più popolato. Si scorgono ancora gli avanzi delle contrade nelle vigne annesse al caseggiato. Doveva anche esservi un castello: si vedono ancora i fondamenti d'una torre di smisurata larghezza. La rovina del paese si attribuisce ai Francesi, che atterrarono anche la chiesa di s. Stefano, situata fuori dell'abitato, in un luogo che tuttora tiene il nome di Chiesiolo.

Furono di Gagliate signori i nobili Daverj, ed il loro stemma, che rimonta al di là di sette secoli, vedesi scolpito in lapide unitamente a quello della comunità, in un'antica casa da loro abitata. In questa le insegne gentilizie dei Visconti, dei Bossi e dei Castiglioni, con cui erano congiunti di sangue, indicano la loro antica grandezza. Avevano essi il loro oratorio di s. Sebastiano, e se ne scorgono ancora le pitture dell'altare sopra d'un muro in una cantina. Beneficarono essi assai questo paese, avendovi erette delle cappellanie, e fra le altre nel 1524 la scolastica pe' fanciulli.

La chiesa parrocchiale, anticamente dedicata all'Assunta, fu riedificata nel 1560 in quadrangolare forma con cupola, sotto il titolo dei ss. Gervaso e Protaso, e consacrata l'11 febbrajo da monsig. Crivelli vescovo di Tagaste. Una delle cappelle fu poi dedicata all'Immacolata, alla quale questi terrieri hanno particolare divozione: ne celebravano la festa prima che Clemente XI nel secolo scorso la estendesse a tutta la Chiesa.

Anche la famiglia Cardana, che qui finì sul fine del secolo XVII, contribuì assai nell'ingrandimento della chiesa, nella donazione di sacri arredi, e nella fondazione di una cappellania quotidiana, col peso della scuola, essendo perita la scolastica dei Daverj. L'organo vi fu fatto nel 1753 a spese del sig. Giuseppe Bombognini, che lo dotò anche perché si suonasse in tutti i giorni festivi.

Nel 1786 il 7 gennaio il fuoco appiccatosi nella sagristia incenerì tutti i sacri arredi. La pietosa liberalità dell'arcivescovo Filippo Visconti, ultimamente defunto, rimise il tutto di nuovo in guisa, che passati alcuni mesi fu in grado quella chiesa di attestare la più viva riconoscenza con un solenne triduo, in cui il popolo, obliata la passata disgrazia, porse a Dio fervidi voti per la conservazione del suo pieato le cose spettanti al divin culto.