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Solbiate Olona

Solbiate Olona

Situata sul solco vallivo dell'Olona, è costituita dai due nuclei antichi del capoluogo e della frazione Solbiello, posta più a nord ma anch'essa adiacente alla vecchia strada che percorre la sommità della Valle dell'Olona.

Sembra che il nome "Solbiate" derivi da "sol - abas" che vuol dire "un solo abate" rimandando al convento dei frati UMILIATI allora situato in via Sant'Antonino.

Se incerta è la nascita di Solbiate, anche se il suo impianto ortogonale suggerisce un'origine romana, Solbiello, invece, per la dedicazione della sua chiesa ai SS. Martiri Gervaso e Protaso, sembra risalire ad epoca longobarda. Pur facendo parte del territorio di Fagnano Olona, tutti gli atti di battesimo, matrimonio e morte riguardanti gli abitanti di Solbiello vennero da sempre conservati nella parrocchia di Solbiate Olona. Nel 1893, Solbiello fu anche amministrativamente unito a Solbiate Olona.

Nel 1558 Solbiate Olona era parte del ducato di Milano, pieve di Olgiate Olona, e nel 1650 venne acquistata per 40 lire imperiali d'argento per ogni fuoco da Carlo Giovanni Giacomo Terzaghi che grazie a una maggiorazione di 15 lire ottenne il diritto di passaggio del feudo, con tutti i suoi benefici, ai fratelli Francesco Maria e Uberto Terzaghi e loro eredi.

Agli inizi del '700, era ancora un piccolo e povero villaggio rurale di circa 400 anime, con un'economia agricola di sussistenza basata sulla coltivazione dei cereali, del gelso per la bachicoltura, della vite e sullo sfruttamento dei boschi. Sul fiume erano sorti dei mulini per la macinazione dei cereali.

Solbiate acquistò importanza allorchè Andrea Ponti, imprenditore cotoniero di Gallarate, sull'area di un antico mulino impiantò una filatura di cotone, che nel 1823 aveva già 153 operai. Ad opera dei Ponti sorsero in Solbiate l'asilo infantile, la scuola elementare, il magazzino economico, le casse di soccorso e altre istituzioni filantropiche. Nel 1906 la ditta assunse l'attuale denominazione di Cotonificio di Solbiate.

Solbiate Olona
Foto Marino Bianchi

Nel 1902 venne costruito il tratto ferroviario delle FNM che collegava Castellanza con Cairate e Lonate Ceppino. Nel 1916 la linea arrivava sino a Mendrisio ma il tratto svizzero venne sospeso dopo due anni (causa la guerra) e il capolinea fu portato prima a Malnate poi di nuovo a Cairate. Nel 1952 venne sospeso il trasporto viaggiatori, mentre quello delle merci proseguì ancora per qualche anno.

Oltre alle case antiche del centro storico si possono osservare alcune corti rustiche integralmente conservate sia a Solbiello che a Solbiate.
Di particolare interesse è l'ottocentesca Casa Topler che si affaccia sulla Valle con un giardino terrazzato e scalinate che conducevano al fiume.

Luogo del Cuore per molti solbiatesi è la scaletta che collega il centro al fondovalle e che veniva quotidianamente percorsa nel passato dalle maestranze del cotonificio Tobler (ex Ponti). Dal 1951 è inserita nel tracciato della gara internazionale di Ciclocross di Solbiate Olona.

Solbiate Olona Solbiate Olona


La Scaletta è composta da 166 gradini, divisi in due parti. Partendo dal basso, dopo i primi 122 la direzione cambia per affrontare gli ultimi 44 scalini, prima di arrivare nella piazza della vecchia Chiesa. In prossimità di questo cambio di rotta, nel 1904 è stata realizzata la Grotta della Madonna di Lourdes, luogo di preghiera per la popolazione locale, ma nata come angolo di devozione per gli operai. In totale quindi, 176 piccoli dislivelli per un  dislivello complessivo di trentatre metri.

Presso la caserma "Ugo Mara" di Solbiate Olona hanno sede il Comando NRDC-ITA (NATO Rapid Deployable Corps - Italy), il Comando Brigata Supporto Tattico Logistico all'NRDC-ITA, il; Reggimento Supporto Tattico Logistico di Corpo d'Armata.

Dal 1918 all’inizio del 1920, l'area dove oggi sorge la Caserma "Ugo Mara" rientrava nel campo di prigionia per soldati austroungarici, soprattutto di nazionalità cecoslovacca, istituito sul territorio dei Comuni di Fagnano Olona, Cassano Magnago e Busto Arsizio. La presenza di questi soldati era viva nei più anziani che citavano spesso i'esistenza di un “Cimitero Cecoslovacco” in Solbiate Olona dove sarebbero stati inumati oltre 500 militari, deceduti per malattia durante la prigionia (nel 1964 le salme sono state traslate nel cimitero militare austroungarico di Cittadella, Padova). Oggi sono ricordati in un libro "I Cecoslovacchi dell'Olona" di Vincenzo Ciaraffa.

Risale ai primi anni '90 la nascita del Golf Club Le Robinie l’unico campo in italia realizzato da Jack Nicklaus e considerato fra i migliori d'Europa.

Solbiate Olona
Le Robinie Golf Club

Da vedere:

- la chiesa di Sant'Antonino Martire, edificata a partire dal 1939 e consacrata dal Cardinal Schuster il 30 luglio 1943. Le volte del transetto sono interamente affrescate con scene dell’infanzia di Cristo nel transetto destro e scene della vita della Madonna nel transetto sinistro. Nell’abside nel catino è raffigurato il Cristo Re con una raffigurazione di santi ai suoi piedi. Ai lati del presbiterio sono collocati due antichi altari in marmo provenienti dalla vecchia parrocchiale, oggi chiesa del Sacro Cuore, con le statue di San Giuseppe, a destra, e a sinistra la Madonna Immacolata. Conserva una pala del 1416 raffigurante la Madonna col Bambino proveniente dalla chiesa di San Rocco (1400) demolita nel 1940 per sistemare la viabilità stradale.

Solbiate Olona Sant'Antonino

- la chiesa di San Gregorio (il Lazzaretto) edificata a partire dal 1670 in ricordo delle vittime della peste. Nella prima metà del XVIII secolo venne costruito il portico a tre arcate che precede l'ingresso dell'edificio e nel corso degli anni Ottanta del 900 la chiesa interventi di restauro vennero eseguiti dal locale gruppo della Associazione Nazionale Alpini.
L’altare maggiore è riccamente decorato di strucchi monocromi e inquadra una pala d’altare raffigurante la Madonna che sorregge il corpo del Cristo morto con ai suoi piedi San Rocco e San Sebastiano. Sul lato destro dell’aula sono presenti targhe a ricordo di caduti in guerra ed è affissa una riproduzione della tela raffigurante la Madonna che allatta Gesù Bambino proveniente dalla vecchia parrocchiale, oggi chiesa del Sacro Cuore, mentre, sulla parete opposta, è collocata una tela raffigurante Sant’Andrea Avellino, protettore dalle morti improvvise.

Solbiate Olona San Gregorio

- la chiesa del Sacro Cuore, in origine dedicata a Sant'Antonino Martire e già citata da Goffredo da Bussero, nel 1582 venne elevata a parrocchia da San Carlo Borromeo. Ampliata una prima volta nel 1734, nel 1753 venne ricostruita in stile barocco. Nel dopoguerra, terminata la nuova parrocchiale venne intitolata al Sacro Cuore, dalla statua che si trova sull’altare maggiore. Nel 1970 venne chiusa al pubblico e solo nel 2000-2005 è iniziata un'attenta opera di recupero e riaperta ai fedeli.

Solbiate Olona Sacro Cuore

- la chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, a Solbiello, citata nel Liber Notitie Sanctorum Mediolani, venne ampliata e restaurata a più riprese sino al restauro completo dell'edificio nel 1978. L’altare settecentesco in marmi policromi con sopra il crocifisso è stato qui portato nel 1772 dalla vecchia parrocchiale di Sant’Antonino. Nel corso dei lavori di restauro del 1978 sotto il pavimento sono state rinvenute tombe di antichi abitanti datate attorno al 1300.

Solbiate Olona SS Gervasio e Protaso


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia


- Sino al 1964 a Solbiate Olona esisteva il “Cimitero Cecoslovacco” dove erano inumati oltre 500 militari, deceduti per malattia

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Solbiate Olona

 

Solbiate Olona
Campi di colza
Foto di Nicola Di Nola

Solbiate Olona
Ponticello sull'Olona
Foto di Giorgio Crosta



Nell' Antiquario della Diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini - 1828 - si legge:

A SOLBIATE eravi nel 1192 un monastero tributario alla Santa Sede di sei annui denari; eravi pure una casa d'Umiliati. Si accampò qui il popolo di Milano quando fu costretto nel 1257 retrocedere da Castel-Seprio.