Lago di Comabbio

 


Lago di Comabbio

Il Lago di Comabbio dal satellite

Formatosi in epoca postglaciale occupa una conca naturale delimitata a ovest dal massiccio del Monte Pelada e Monte Calvo, a est dal Monte San Giacomo e a nord-est da un leggero falsopiano, intervallato da piccole e basse colline, che si affacciano sul Lago di Varese.

Ha una profondità massima di 7,7 m. e uno sviluppo costiero di 9 km. Tutt'intorno corre una pista ciclopedonale ad anello lunga circa 12 km., caratterizzata da una lunga passerella in legno a filo d'acqua.

Lago Comabbio
Pista ciclopedonale a Ternate
Foto di Elisabetta Mezzatesta Lucà

Originariamente era tutt'uno con il Lago di Varese, aveva un emissario che scorreva nell'avvallamento situato ai piedi dell'attuale centro di Mercallo e un immissario proveniente dal Lago di Monate. Con l'abbassarsi delle acque restò comunicante con il Lago di Varese solo attraverso la palude Brabbia, che assunse l'attuale aspetto nel 1806 allorchè il Lago di Varese venne abbassato artificialmente.

Si ritiene che nel 2000 a.C., il lago di Comabbio e il Lago di Monate fossero uniti e ciò potrebbe essere la risposta alle numerose falde acquifere sotterranee che si trovano tutt'oggi ad alimentare principalmente il Lago di Monate.

Stante la ridotta massa d'acqua, il lago d'inverno gela facilmente trasformandosi in una grande pista di pattinaggio.

Lago Comabbio
Foto di Fiorella Bistoletti

Lago Comabbio
Varano Borghi - Tramonto sul lago ghiacciato
Foto di Cristiano Cento

Sulla sponda orientale, a Corgeno di Vergiate, sono state rinvenute tre stazioni palafitticole del tardo neolitico e dell'età del bronzo. Ritrovamenti hanno portato alla luce una necropoli romana a Mercallo e Comabbio, una lapide paleocristiana a Comabbio che cita una Flora, una torre fortificata a Corgeno.

Sulla sponda occidentale passava l'antica via che collegava il basso novarese con i passi alpini, passando da Sesto Calende, Mercallo, Comabbio, Ternate, Travedona, Malgesso, Besozzo, Gemonio e da qui attraverso la Valganna a Ponte Tresa e quindi la Svizzera. Ancora nel sec. XVI questa strada veniva detta strada merchantesca a testimonianza dell'intenso traffico commerciale che la percorreva. A Ternate, allo scopo di offrire ospitalità e rifugio ai viandanti, nel 1018 venne fondato da Ansegiso, nobile franco di Orleans, il monastero del Santo Sepolcro. Di quell'antico complesso, sono rimaste soltanto delle cascine in località S. Sepolcro.

Il Lago di Comabbio, come gli altri laghi varesini, venne acquistato dal vescovo Biglia nel 1652, venduto poi nel 1779 ai Litta Visconti di Arese e infine ai Borghi, industriali tessili varesini che nel 1819 impiantarono una grande tessitura a Varano.

Dal punto di vista naturalistico offre una ricca varietà di specie faunistiche e floreali, grazie anche al divieto di utilizzare mezzi a motore. Una caratteristica di questo lago è sempre stata la sua pescosità (luccio, lucioperca, persico sole, scardola, carpa, tinca e anguilla) mentre la sponda meridionale, meglio nota come baia di Corgeno, è anche zona di rifugio e nidificazione di molte specie di uccelli acquatici e di anatre.

 


Lago di Comabbio
Lago di Comabbio. Uno sguardo sulle ninfee.
Foto di Stefano Pasqualetti

Lago Comabbio
Quasi un quadro astratto - Frutti e steli invernali di fiori di loto (Nelumbo nucifera)
Foto di Barbara Basso

I territori comunali interessati sono Comabbio, Ternate, Varano Borghi e Vergiate, frazione Corgeno.

Per le notevoli valenze ambientali ed ecosistemiche il Lago di Comabbio è stato riconosciuto come sito di interesse comunitario denominato SIC del Lago di Comabbio - IT2010008. Ente gestore la Provincia di Varese.

Consorzio Parco Lombardo della valle del Ticino - Piano di gestione del SIC "Lago di Comabbio"


Lago di Comabbio
Foto di Simone Albini

Lago Comabbio
Tramonto al Lago di Comabbio
Foto di Maria Milani




Così scriveva l'ing. Quaglia nel suo "Laghi e torbiere del circondario di Varese " - 1884

Il Ternate, detto anche lago di Varano, o di Comabbio, senza confluenti, viene mantenuto dalle copiose sorgive continue, che scaturiscono dal suo fondo a nord e dalle rive, non che dalle avventizie di pioggia sul lago e sul versante in 15 chm.q: ha il bacino entro valle, racchiuso, dai monti di Corgeno e di Mercallo dei Sassi, dal piano di Comabbio, dai colli di Ternate e di Varano, con due gole, una alle fornaci di Mercallo, l'altra vicino a Varano, col canale Brabbia animatore dello stabilimento cotoniero Borghi, che disteso nel Thalweg della vasta palude Brabbia, scarica nel bacino da una brida in vivo con porte di uscita, regolate dai consorti Borghi a favore del loro stabilimento sotto Varano: e nei tempi di piena le soperchianti straripano, evitando ai beni riverani una maggiore sommersione. Pei molesti effetti prodotti dal rigurgito delle acque, trattenute con quell'incastro, di origine più che modesta, vi fu un temppo che la casa Daverio con altri danneggiati, stettero ideando di aprire un nuovo emissario nella valle fra Mercallo e Corgeno, onde liberare i loro stabili dalle piene.
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Circondano il frutttifero lago (rende in pesci otto volte quanto il lago di Monate di pressoché pari superficie) coi loro territorii i Comuni di Varano sopra un'amena pianura elevata, sede del dominio Borghi, paese rifabbricato nell'ultimo mezzo secolo, con una distribuzione ed una proprietà modello - Ternate con S. Sepolcro, già sede di famiglie distinte e di corporazioni religiose - Comabbio a qualche distanza, coll'infrapposto piano in declivio - Mercallo dei Sassi in pendenza di monte - tutti Comuni del mandamento di Angera - ed in fine Corgeno, mandamento di Somma Lombardo, Prov. di Milano.

Le rive del lago producono canniroli, poche cannette e tife latifoglie, molte lische ed altri erbaggi sott'acquei, non che la trapa natans, o castagna, in un formato molto regolare, che viene raccolta, resa cotta e mangiata.

Per l'ubicazione del bacino, poco dominato da venti gagliardi, se si eccettua il diretto o il nordico, a ricordo d'uomini non si ebbero naufragi: lo stato di quiete, influisce anch'esso al sicuro sviluppo delle ovaie dei pesci nel tempo del fregolo.
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Fra i pesci per la loro importanza produttiva accennerò: la trota fatta mettere nel 1866 dal sig. Borghi in 250 pesciolini - la tinca - il pesce persico detto bertone - il luccio - l'anguilla - considerati come fini o di maggior valore, ed il così detto pesce ordinario o pesce bianco, nelle scardole - arborelle - cavedeni e pochi gamberi.
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Alla spiaggia di Varano esiste una ghiacciaia, una seconda a quella di Comabbio, e come deposito del pesce finché viene tradotto alle piazze di vendita. Nelle grosse prese di tinche, che avvengono di solito in autunno allorché si adunano, vive si racchiudono in uno stanzone, impiantato sopra abbondanti sorgenti di acqua alla riva di s. Sepolcro: vivaio che conserva per alcuni mesi e nell'inverno quelle tinche, che si vendono ripartitamente a miglior prezzo, salvo che quei prigionieri, onde perdano poco del loro peso, vengono alimentati o con fagioli o con riso, cotti, o con polenta senza sale, o con sangue rappreso. Nel vivaio in sezione separata si mettono anche le anguille, quando sono pescate in esuberanza allo smercio settimanale.
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- le acque gelano superficialmente in ogni invernata, stante la poca altezza, digelano presto, pel tiepido delle molteplici sorgive nel bacino e nelle rive, che impediscono ben anco al ghiaccio di farsi grosso.

Lago Comabbio