Bardello


Bardello Monumento ai Caduti
Il monumento ai Caduti

 

Situato all'estremità settentrionale del lago di Varese, fu sicuramente abitato sin dal Neolitico Inferiore (seconda metà del V° millennio a. C. fino al 1200-900 a.C.) come attestano le stazioni palafitticole ritrovate nel secolo scorso.
La prima citazione documentale data 712 ed è relativa alla donazione di alcuni beni in Bardello al monastero di San Pietro in Ciel d'or.

Nel 1410 viene infeudato da Facino Cane con tutta la pieve di Brebbia a Pietro Besozzi, passerà nel 1514, per concessione del duca Massimiliano, a Ludovico Visconti Borromeo, poi nel 1518 ai Trivulzio per ritornare nel 1525 al predetto Visconti Borromeo. Rimarrà di tale famiglia fino al 1750 quando per successione arriverà ad un membro femminile della casata e quindi con il matrimonio al marito Litta e, infine ai loro successori, Litta Visconti Arese.

Grande importanza per l'economia locale ha sempre avuto l'attracco sul fiume Bardello, unico punto di contatto tra il Lago Maggiore e le terre circostanti. All' imboccatura del Bardello c'era una Torre che con quella della Schiranna fungeva da punto di riferimento per le barche e lungo le sue sponde sorsero mulini, filature, frantoi per le olive, segherie che utilizzavano la forza delle sue acque per produrre forza motrice.

Bardello
Le chiuse sul Bardello
Foto di Franco Perlati

Il pesce veniva conservato in una ghiacciaia, una costruzione circolare in sassi con un ingresso stretto e un ampio locale in cui veniva stipato il ghiaccio prelevato dal lago in inverno. Venne costruita circa 200 anni fa dal Duca Pompeo Litta in applicazione della legge della Imperatrice Maria Teresa d'Austria, che ne imponeva in ogni zona la costruzione primariamente per scopi sanitari. E' rimasta in funzione fino al 1920 circa.

Bardello
Foto di Anna Spigolon

La parrocchiale dedicata a Santo Stefano Protomartire era esistente già nel 1200 circa, dell'antico edificio romanico rimane il campanile.

Bardello santo Stefano
Chiesa di Santo Stefano
Foto di Elisabetta Mezzatesta Lucà

Il Convento delle Suore Missionarie di Nostra Signora, descritto nei catasti storici come “casa a corte”, nel 1700 apparteneva alla famiglia Besozzi. Divenne, poi, residenza della famiglia Quaglia. Essendo a pianta quadrangolare con la presenza (in passato) di quattro torri era, con molta probabilità, un castello fortificato. Negli anni successivi venne adibito a sede del Municipio e delle scuole, per poi diventare, nel 1922, Noviziato delle Suore Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli. Trasferito il Noviziato presso la sede di Marino (in provincia di Roma), il Convento è, oggi, casa di accoglienza per le suore che rientrano dalle missioni per motivi di salute e “Centro di animazione missionaria”.

 


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia

 

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Bardello

 

Bardello
Alba laddove il lago diventa fiume
Foto di Giancarlo Langini

 

Bardello
Il Bardello
Foto di Stefania Testa

Bardello
Il Bardello
Foto di Leon Batista

 

 

Nell' Antiquario della Diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini - 1828 - si legge:

BARDELLO, terra amena, situata su di un colle bagnato ne' piedi dal fiume che scorre dal vicino lago di Varese che qui termina. Per un bel ponte e per una ben selciata strada si ascende a questo paese, che esisteva fino dal 1170. La parrocchiale di s. Stefano, rifabbricata nello scorso secolo, ha un sontuoso altare di marmo, nel porre i fondamenti del quale si trovarono molte antiche urne sepolcrali. Il parroco si eleggeva anticamente dai nobili del paese. V'é una famiglia nobilissima Besozzi, di cui si hanno memorie fino dal 1296.