Ranco

Ranco Parco Comunale
Il parco comunale

Ranco Porticciolo
Il porticciolo


Posto su un bel promontorio del Lago Maggiore, tra Ispra e Angera, è diventato da borgo di pescatori a dimora preferita di molti imprenditori milanesi e varesini - oltre che tedeschi e svizzeri - che qui hanno splendide case di villeggiature protette da stupendi giardini. Dal suo porticciolo e dal parco comunale si ammira un bel panorama sul lago.

Pur essendo prossimo ad Angera, non sono mai stati ritrovati reperti che possano giustificare l'esistenza di un insediamento romano.

Ranco ha sempre seguito le vicende del feudo di Angera. Nel 1276 fu teatro della sanguinosa "Battaglia della Quassera" tra i Visconti e i Torriani che cingevano d'assedio proprio la Rocca di Angera.

Nel sec. XIV la zona era in parte di proprietà del monastero degli Umiliati di S. Lorenzo di Cannobbio e in parte era feudo di Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano. Nei secoli successivi tutto il territorio di Ranco passò sotto il dominio dei Borromeo, feudatari di Angera.

In prossimità del confine con il vicino comune di Ispra, sulla riva del lago, si erge il "Sass Cavalásc", un colossale masso erratico testimone dell'ultima glaciazione conclusasi 15-20.000 anni or sono descritto per la prima volta da Antonio Stoppani.
E' di serpentino, di forma parallelepipeda e misura mt. 5 x 8. Probabilmente faceva parte di una colossale frana che, arrestata sulla superficie del ghiacciaio in seno alle Alpi, forse nella zona del Gottardo, venne poi a sparpagliarsi nella zona compresa tra Ranco, Angera, Sesto Calende. Alla base del lato che guarda verso il lago, si nota un piccolo mulino o marmitta, cavità di forma grossolanamente cilindrica, opera di un fenomeno geologico abbastanza curioso, dovuto all'azione sulla roccia di un vortice di acqua e di ciottoli. Per la maggior parte dell'anno, il basamento del masso col mulino resta però immerso nel lago.

Altri massi erratici si trovano in località Gerbi, ai Sabbioni, alla Quassa.


Chiesa dei Santi Martino e Lorenzo.

Sin dalla fine del XIII sec., l’abitato possedeva una chiesa dedicata a S. Martino sull'omonimo colle. Comune alle frazioni di Ranco e di Uponne, sede di cura d’anime (almeno dal 1565), luogo di sepoltura dei morti e con giurisdizione allargata al paese di Lisanza, questa chiesa era probabilmente legata a una masserizia e a un nucleo abitato che, seppur modesto, fu a lungo prevalente rispetto alle due frazioni a valle.

L'oratorio dedicato a S. Lorenzo, nel centro di Ranco, invece, è documentato dal 1563 quando nell'antica chiesetta sul monte, da tempo cadente, non si celebrava più alcuna funzione. Nel 1581, per l'esiguità delle rendite e la mancanza di una casa parrocchiale, la cura delle anime di Ranco venne affidata al prevosto di Angera. Solo nel 1781, gli abitanti di Ranco avviarono un'istruttoria per ottenere il distacco da Angera e il pieno riconoscimento parrocchiale. Il nuovo beneficio fu creato nel 1783 e dal 1784 (atto fondativo) fu intitolato ai santi Martino e Lorenzo.

La torre campanaria, mancante sin dal XVI sec., fu innalzata tra 1811 e 1813. L'ultimo ampliamento documentato risale al 1897 e la chiesa assunse l'aspetto attuale. Degno di nota è il pulpito ligneo: il manufatto, proveniente da una soppressa confraternita di Angera (1783), fu completato nel 1928 e ornato con cinque pannelli raffiguranti la Madonna attorniata da figure di santi. Nel 1908 venne decorato l'interno ad opera del pittore Antonio Candeo.


Foto di Renzo Pol


Sass Cavalásc

Nella frazione Uponne sorge la chiesa della Beata Vergine del Rosario, edificata nel 1948, per ospitare la settecentesca statua lignea della Madonna del Rosario, proveniente dalla sconsacrata chiesa di S. Vittore di Angera e destinata, con altri arredi sacri, alla parrocchia di Ranco.


Ranco Chiesa di Uponne


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia


- Festa della Madonnina si tiene la prima domenica di ottobre ed è una delle ricorrenze più sentite con il simulacro della Vergine del Rosario viene portato in processione per le vie del paese

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Ranco