Gavirate stemma

Gavirate

Gavirate

Situato dove le estreme pendici del Campo dei Fiori si gettano nel lago di Varese, è ancor oggi il centro lacustre più importante e turisticamente più attivo. In passato la sua importanza era tale che il lago di Varese veniva chiamato Lago di Gavirate.

Gavirate
Foto di Maddy Spporck

Gavirate
Foto di Angela Garegnani

Secondo alcuni studiosi il nome avrebbe origini latine, per altri origini celtiche. Il paese risulta indicato con il termine Gavirado in un diploma dell'anno 713 in cui il re longobardo Liutprando dava in legato il borgo al monastero di San Pietro in ciel d'oro di Pavia, con Guairà nell'Estimo di Carlo V (1558), con Guirate al tempo di Maria Teresa d'Asburgo (1722).

Abitato sin da tempi antichi, come dimostra il ritrovamento di insediamenti palaffiticoli lungo le sponde del lago, appartenne al Ducato di Milano e ne seguì le vicende. Fu feudo dei Besozzi, dei Visconti Borromeo e dal 1750 dei Litta Visconti di Arese.

Gavirate è oggi costituita dai quattro nuclei originari Gavirate, Fignano, Armino e Pozzuolo, cui nel 1927 all'atto della costituzione della Provincia di Varese vennero aggiunti i comuni soppressi di Oltrona al lago e Voltorre.

Il centro storico si trova alla sinistra della provinciale ed è costituito da un nucleo di edifici sei-settecenteschi tra i quali spicca la dimora dei Litta, adiacente la piazza del Comune, e quella dei Besozzi nel rione di Armino. L'antico palazzotto fortificato dei Besozzi, sorge dietro la chiesa, ha un bel portale ornato e in origine un alto muro di cinta in pietra, con garrite circolari agli angoli per le guardie. La leggenda vuole che il palazzo Besozzi sia stato costruito sui resti di una Corte longobarda e nasconderebbe nel sottosuolo un lungo cunicolo di connessione con la torre di S. Andrea, inoltre in passato si è qui più volte cercato il "tesoro di Teodolinda": una chioccia con sei pulcini in oro, la "Pita d'ora".

Sparsi per tutto il territorio comunale si possono osservare i lavatoi, costituiti da vasche separate e comunicanti solo tramite un passaggio d'acqua in superficie. Il lavatoio di Voltorre è lambito dal torrente dei Boschetti, mentre quello di Oltrona, del 1875, è affiancato da una fontanella il cui getto d'acqua fuoriesce dalla bocca di un mascherone leonino. Nel vecchio lavatoio di Fignano, il rione più antico di Gavirate, già normalmente decorato con un grande pannello fisso dipinto da Reggiori che raffigura scene di vita di San Carlo Borromeo, ogni anno, da circa 40 anni, viene allestito il Presepe, a tema e scenografia diversi ogni anno.

Gavirate Lavatoio

L'esistenza di una chiesa dedicata a San Giovanni rimanda al XIV sec. Alla fine del XV secolo venne costruito un nuovo edificio di culto, dedicato a San Giorgio, accanto al primo, versante in condizioni precarie, che venne utilizzato come oratorio e sede della confraternita. Nel 1874 la chiesa primitiva venne demolita. L’edificio rimanente, ampliato a due riprese per far fronte all’aumento della popolazione, venne elevato a rango di prepositura nel 1902 dal pontefice Leone XIII. Nel 1931 viene rinnovata la sacrestia ed elevato il campanile da mt. 24 a mt. 36.80 in occasione del XXV° di parrocchia..

Gavirate San Giovanni

Oltre alla bella passeggiata Lungolago Virginia, una visita meritano il Parco Morselli, ritagliato sul fianco della collina e protetto dai venti, un tempo rifugio dello scrittore Guido Morselli che qui abitò dal 1953 al 1973 e il Parco dei Ciusitt, a Fignano, con la sua fonte di acqua sorgiva.

Gavirate Fontana Ciusitt

Nella vista frontale della Fontana dei Ciusitt si nota il graffito del pittore, gaviratese di adozione, Luigi Brunella nato a Bardello nel giugno del 1927.

Oltre alle frazioni maggiori, Voltorre e Oltrona al Lago, comprensiva della località Groppello, che fino al 16 settembre 1927 erano comuni autonomi, Gavirate ha al suo interno ben quattro nuclei cittadini indipendenti: Armino, Pozzolo, Fignano e Gavirate propriamente detta.

I muri delle vecchie case di Fignano sono decorati con graffiti che riproducono paesaggi locali, uomini e donne al lavoro nei campi, bambini che giocano. Opera di Luigi Brunella, Capoferri, Severini, Lami e altri artisti locali.

Gavirate Graffiti
Graffiti in via Bernacchi

Sempre a Fignano nel XIII sec sorgeva una "Domus" dei Cavalieri Templari, ovvero un ostello, magazzino e luogo di tappa. Oggi su un portale si scorge ancora la croce dell' Ordine del Tempio. Si ritiene che la Domus di Gavirate dipendesse da quella di Novara, dedicata a S. Guglielmo.

Ai piedi del Parco Morselli, dove sorgeva un'antica cappella votiva, sorge la Chiesetta della SS. Trinità, dal caratteristico campanile circolare, che servì come luogo di isolamento e di cura dei malati di colera. A questa chiesetta è legata un'antica leggenda che potete leggere qui.


Da non dimenticare poi il Museo della Pipa, situato in una tipica casa lombarda della fine '800, per imparare tutto sulla pipa e sul fumo e una degustazione dei famosi Brutti e Buoni, specialità della rinomata pasticceria Veniani, ideati da Costantino Veniani nel 1878.

Nella frazione Voltorre, è da visitare il chiostro di San Michele, noto come chiostro di Voltorre.

Voltorre
Scorcio di Voltorre
Foto di Elisabetta Mezzatesta Lucà

In località Molino Benedetto, nella frazione Oltrona, poco distante dalla strada che porta a Comerio e a Barasso, si possono ammirare delle stalattiti in una galleria lunga circa 18 m. preceduta da una cascata su calcare con cui il torrente Molina confluisce nel Tinella.

Gavirate Oltrona

 

 


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia


- In passato il Lago di Varese era indicato come"Lago di Gavirate", in quanto a Gavirate sorgeva il palazzo del feudatario, signore della pieve in cui si trovava parte del lago. I diritti di pesca sulla riva prospiciente il chiostro erano però detenuti dai Padri Lateranensi della Passione e la vietta che conduce dalla riva al chiostro era, sino al secolo scorso, denominata dai pescatori locali come "Stradetta del frate".

- Mercato storico, concesso per decreto dell’imperatore Carlo V nel 1539, con il quale si autorizzava il conte Vitaliano Visconti Borromeo, Signore di Gavirate, e i suoi eredi ad istituire un libero mercato un giorno alla settimana, il venerdì.

- Dal lungolago è possibile percorrere tutto il perimetro del Lago di Varese sulla pista ciclo pedonale realizzata dalla Provincia di Varese e visitare tutti i paesi che si affacciano sulle sue acque.

- Maschere ufficiali di Gavirate sono "Re Scartozz" e la "Regina Elena"

- Numerose sono le leggende che si narrano a Gavirate, le trovate qui

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Gavirate


Gavirate
Foto di Silvio Ballerio


Il clikkatissimo pontile della ciclopedonale
Foto di Antonella Martinelli

Gavirate
Il lungolago ...riflesso
Foto di Antonella Martinelli

Gavirate
Tramonto
Foto di Lucia Althea Todaro

Passeggiando per Gavirate

Gavirate
Foto di Silvio Ballerio

Gavirate
Foto di fil@va

Gavirate
Foto di Graziano Zampieri


Gavirate
Foto di Graziano Zampieri



Nell' Antiquario della Diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini - 1828 - si legge:

GAVIRATE vicino al lago cui dà il nome, e di cui il prospetto, è la terra più cospicua di tutte le altre che circondano il lago stesso. Qui era la Curia, che tutti dirigeva già i feudi di questi contorni, posseduti dall'eccellentissima casa Litta. Ogni venerdì si tiene pubblico mercato, per concessione di Carlo V del 1539, ad istanza del conte Vitaliano Visconti Borromeo che era il feudatario. La chiesa parrocchiale di Gavirate è situata in Fagnano, uno dei membri che compongono la parrocchia, la quale comprende anche Armino e Pozzolo. Era anticamente Gavirate più esteso, ma fu assai diminuito dall'incendio e dal saccheggio sofferto l'anno 1500 dai Francesi. Ora vi risiede un I. R. pretore.