Valle Olona

 

Valle Olona
Primavera in Valle Olona - Lonate Ceppino
Foto di Antonio Filippi

Originatasi per escavazione fluvio-glaciale, si presenta tuttora come una valle profondamente incisa con i centri abitati posti in posizione elevata sulle colline circostanti.

Il fiume che la attraversa, l'Olona, è stato definito Fiume Civiltà, per l'antico e proficuo legame tra le sue acque e gli abitanti del territorio dove scorre, dalla Rasa fino alle porte di Milano, passando per Legnano.

I reperti preistorici più antichi trovati lungo il corso dell'Olona sono delle ossa di bos primigenius risalenti alla glaciazione Würm, rinvenute a Legnano in località Costa San Giorgio e conservate nel locale museo civico Sutermeister.

Per quanto riguarda la presenza dell'uomo, alcuni autori suppongono che parte delle popolazioni appartenenti alla civiltà palafitticola dei laghi varesini (4300 a.C. - 800 a.C.), in seguito a un incremento demografico, possa essere migrata verso sud insediandosi lungo la Valle Olona. Durante i lavori di costruzione della strada statale 527 Bustese in località "Paradiso" a Castellanza, è venuto alla luce un reperto risalente a un periodo compreso tra il 3400 a.C. ed il 2200 a. C.: un piccolo frammento di vaso campaniforme realizzato nell'età del rame e collegabile alla cultura di Remedello, genti che provenivano dal bresciano.

Già nell'antichità, la Valle Olona fungeva da importante via di comunicazione. Recenti ritrovamenti a Somma Lombardo, hanno portato alla luce un tratto della Mediolanum-Verbanus e individuato ben tre livelli di strada appartenenti a epoche diverse, portando a suppore che fosse di probabile origine celtica costruita in età protostorica. I romani si sarebbero limitati ad allargarla a 6 metri e a predisporre fossi per lo scolo delle acque sui due lati.

Attorno al IV sec., su un pianoro che si affaccia a strapiombo sulla valle dell'Olona, i romani edificarono Castrum Sibrium che ben presto divenne un importatntissimo crocevia: da qui passavano le strade che provenienti da Milano e Como si dirigevano al basso Verbano e, poco lontano, presso Malnate, quella che proveniva dai passi alpini e congiungeva Milano all'Europa settentrionale..

Terra di passaggio per mercanti e pellegrini, terra di scontri violentissimi per la supremazia su Milano, la Valle Olona è diventata una delle zone di maggior storia e fascino del Varesotto. Castelseprio con le rovine dell'antico castrum e Santa Maria Foris Portas, il Monastero di Torba (patrimoni UNESCO), il monastero di Cairate, Castiglione Olona 'isola di Toscana in Lombardia' sono solo alcuni dei tesori d'arte e di storia che la Valle Olona custodisce.

L'Olona fu artefice indiscusso dello sviluppo economico delle popolazioni della valle. Fin dal X secolo si moltiplicarono lungo il corso dell'Olona i mulini, protetti dalle varie torri e case fortificate poste sui cigli della valle e dominanti l'antica strada delle obbedienzierie. Nel 1608 si contavano sulle sponde dell'Olona 116 mulini, con una forza complessiva di 463 rodigini; fra questi vi erano anche un maglio da rame, un follone o gualchiera per i panni e diversi torchi da olio.

Le acque del fiume facilitarono il sorgere di numerosi altri insediamenti di tipo preindustriale: concerie, sbianche per la lavatura della tela (tela olona), segherie per il legname e marmo (specialmente sul torrente Bevera). Verso la metà del XIX secolo crebbero lungo il corso dell'Olona cartiere, filande di cotone e seta, tintorie, sbianche, fornaci, industrie meccaniche. Le vecchie ruote venivano man mano sostituite dalle moderne turbine, in grado di sfruttare meglio la corrente del fiume.

Lo sviluppo industriale della zona ha inferto però un grave danno all'ambiente inquinando il fiume, che da tempo è ormai uno dei corsi d'acqua più inquinati. Eppure ancora nei primi decenni di questo secolo vi si faceva il bagno e si pescava.

Valle Olona Cartina

Prospiano lavatoio sull'Olona
in riva all'Olona si lavavano i panni...

Olona in barca
... e la festa si andava in barca

Negli ultimi anni è in atto un'azione di recupero degli edifici dismessi e una tardiva opera di bonifica con la costruzione di depuratori e collettori. Esempio illustre di questo recupero urbanistico è il Cotonificio Cantoni di Castellanza divenuto sede dell'Università Carlo Cattaneo.


Con l'insediarsi delle attività industriali si avvertì la necessità di un collegamento ferroviario tra i vari centri della valle e così nei primi anni del 1900 prese vita il progetto di una ferrovia che collegava il tratto della Novara-Seregno (stazione di Castellanza) a Cairate-Lonate Ceppino. Successivamente la linea fu prolungata in territorio elvetico e nel 1926 venne inaugurata la Castellanza-Mendrisio. Ma la scelta delle autorità italiane di non sottoscrivere un trattato tra i due Paesi per regolamentare il traffico commerciale lungo la linea causò l'interruzione del servizio tra l'Italia e il Canton Ticino. Nuovo capolinea della tratta divenne la stazione di Valmorea. Dopo anni di abbandono la Ferrovia della Valmorea pare sia oggi oggetto di un recupero turistico grazie alla passione di gruppi di volontari di entrambi i Paesi.

Nel 2010 è stata inaugurata la Pista Ciclabile della Valle Olona che, per ora, porta da Castellanza a Castiglione Olona.

Lungo la valle dell'Olona sorgono i comuni di Castellanza, Marnate, Olgiate Olona, Gorla Minore, Gorla Maggiore, Fagnano Olona, Solbiate Olona, Cairate, Castelseprio, Gornate Olona, Lonate Ceppino, Castiglione Olona, Lozza, Vedano Olona.

 

 

La valle del fiume Olona - Lombardia NordOvest 3/2004

 

Valle Olona
La Valle Olona a Lonate Ceppino
Foto di Donatella Canavesi - Amici dell'Olona

Valle Olona
L'Olona a Lonate Ceppino con la chiesa di San Pietro a vigilare
Foto di Giorgio Crosta - Fotoamatori Valle Olona

Valle Olona
La Valle Olona a Gorla Maggiore
Foto di Stefano Bianchi - Amici dell'Olona

Valle Olona
L'Olona a Fagnano...
Foto di Giorgio Crosta - Fotoamatori Valle Olona